I gerani sono piante da curare con attenzione, specie nella stagione fredda. Anche in estate però bisogna intervenire e stare attenti: perciò ecco come avere gerani rigogliosi. Anzitutto ci vuole molta cura per il terriccio. Prima di piantarli, meglio mescolare la terra specifica con sabbia e torba bionda. Quest’operazione favorisce la crescita delle piante e il loro sviluppo sano. D’inverno, inoltre, i gerani saranno più resistenti. È importante anche evitare ristagni d’acqua. Niente sottovasi, quindi: la pianta potrebbe ammuffire e le radici marcire. Questo provocherebbe inevitabilmente la morte del geranio. Meglio usare gabbiette di plastica e innaffiare di tanto in tanto, senza usare troppa acqua.
A proposito dei fiori: non bisogna farsi problemi a rimuovere quelli secchi. Questo serve per creare nuovo spazio ai germogli che vogliono sbocciare. Basta toglierli anche con le mani, ma per operazioni più pulite meglio usare delle apposite forbici da potatura. Non tutti amano usare i fertilizzanti, ma per garantire che i gerani restino rigogliosi si può infine usare qualche prodotto specifico. Esistono anche degli ottimi metodi naturali per rafforzare le piante e nutrirle.
Ecco come avere gerani rigogliosi e curare il glicine con 3 consigli utili
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Tutti conoscono il glicine, una pianta rampicante profumatissima dai caratteristici fiori lilla. Di solito questo rampicante non necessita di particolari innaffiature, ma d’estate, quando la siccità si fa più forte, si può dare acqua anche una volta al giorno. La fioritura del glicine di solito è abbondante e colorata: se questo non avviene, può essere un sintomo di cattiva esposizione e scarsa irrigazione. Bisogna poi innaffiare la base della pianta, e mai i germogli per non danneggiarli: importantissimo anche qui evitare ristagni.
Quando il glicine raggiunge l’altezza giusta, bisogna potarlo in modo da guidare le ramificazioni anche aiutandosi con dei sostegni. Questa pratica consente di formare altre germinazioni più robuste. Solo quando i rami diventano legnosi si possono togliere i sostegni. Aiutando le germinazioni terminali poco alla volta, si può guidare la crescita permettendo al glicine di espandersi e allargarsi, mantenendo le ramificazioni orizzontali.
Curare l’agave ed evitare malattie
L’agave è una pianta originaria dell’America Centrale e per questo ha delle particolari peculiarità. Ama i climi secchi e si è diffusa appunto nelle zone più calde del Mediterraneo. Si tratta di una pianta grassa particolarmente bella e robusta, molto ornamentale, in grado di resistere a quasi tutti i parassiti. Sono in grado di vivere anche fino a cinquant’anni: raggiunta la maturità, l’agave fiorisce in un unico spettacolare bocciolo chiamato ‘fiore della morte’, perché da qui inizia a perdere progressivamente vigore.
Importantissima l’esposizione a sole pieno con temperature sempre sopra gli 0 gradi. Le annaffiature devono essere regolari, anche se scarse, ogni 15 giorni circa e solo quando il terreno è asciutto. Più di altre piante succulente bisogna assolutamente evitare, infatti, il ristagno d’acqua. Attenzione: l’agave può crescere parecchio, anche oltre i 2 metri. Bisogna procedere a rinvasi frequenti, se la si tiene sul balcone appunto in vaso.
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