Spesso si è parlato di come difendersi dalle multe e dalle sanzioni quando ingiuste. Molte volte si è affrontato l’argomento di come deve essere posizionato un autovelox perché la multa sia legittima. In tante occasioni, gli esperti hanno spiegato quando siano valide le sanzioni conseguenti a violazioni accertate con T-Red. Non solo, spesso si è parlato di quali siano i termini per impugnare le sanzioni amministrative e quando sia possibile evitare, giustamente, di pagare.
Quello trattato in questo articolo è un altro caso importante di multa illegittima. È importante conoscere le regole che la Pubblica Amministrazione deve rispettare quando sanziona i cittadini per evitare di pagare ingiustamente. Infatti, ecco come alcune persone riescono a non pagare legalmente le multe quando l’Amministrazione non rispetti la legge quando sanziona.
Il caso giuridico
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Il caso era quello di una donna che ricorreva contro la richiesta di pagamento di una sanzione amministrativa per violazione del Codice della Strada. Questo perché la multa non le sarebbe mai arrivata a casa, cioè non le sarebbe mai stato notificato il verbale della trasgressione. In ragione di questo chiedeva proprio la nullità della cartella esattoriale che le avevano notificato.
È intervenuta la Corte di Cassazione sul punto, con la sentenza 4690 del 14 febbraio 2022, spiegando che in questi casi bisogna fare riferimento all’articolo 201 del Codice della Strada. Questa norma impone all’Amministrazione di notificare il provvedimento sanzionatorio, adottato non in presenza del trasgressore, in termini non derogabili. Se l’Amministrazione omette questa comunicazione la sanzione è illegittima e il giudice può annullarla.
Ecco come alcune persone riescono a non pagare legalmente le multe che arrivano a casa presentando questo ricorso
A livello molto tecnico i giudici parlano di estinzione dell’obbligo di pagare derivante dall’omessa comunicazione dell’Autorità. Il ricorso che la Corte consiglia al cittadino di effettuare in questi casi è quello previsto dall’articolo 7 del Decreto Legislativo 150 del 2011. La persona sanzionata, siccome non ha ricevuto la notifica del verbale, non può certamente chiederne l’annullamento al giudice. Per questo i giudici spiegano che il termine di 30 giorni per impugnare la sanzione parte dalla notifica della cartella esattoriale. Di modo che il cittadino che non abbia ricevuto la notifica del primo verbale non si trovi scoperto ed abbia, in ogni caso, un strumento valido di tutela davanti al giudice.