Ormai è definitivo il passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione attiva. Parliamo della nuova misura di contrasto alla povertà che finirà ai nuovi richiedenti dal primo gennaio 2024. La misura si rivolge a famiglie composte tutte da soggetti minorenni, invalidi, presi in carico dai servizi sociali o over 60. Ecco chi prenderà 560 euro al mese di assegno di inclusione. Vediamno però cosa e come fare.
Una misura simile al reddito di cittadinanza come struttura, ma su cui bisogna chiarire i requisiti e gli aspetti cardine.
Ecco chi prenderà 560 euro al mese di assegno di inclusione
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Prenderanno il reddito di inclusione (chiamato anche assegno di inclusione) le famiglie che prenderanno il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Ma a gennaio (o forse a dicembre), dovranno presentare domanda e soprattutto dovranno munirsi di un ISEE in corso di validità, dal momento che quello di quest’anno scade proprio il 31 dicembre 2023. Il nuovo ISEE farà riferimento a patrimonio e reddito di un nucleo familiare, riferito al 2022, mentre l’ISEE di quest’anno fa riferimento ai valori patrimoniali e reddituali del 2021. Una precisazione che serve a sottolineare che molto potrebbe cambiare per i beneficiari di questi autentici aiuti di Stato.
Ecco le regole per arrivare a prendere 560 euro al mese di sussidio oltre alla componente dell’affitto
L’assegno di inclusione come il suo predecessore reddito di cittadinanza ha una componente di integrazione reddituale ed una componente chiamata di affitto imputato perché dà una mano a pagare l’affitto a queste famiglie. L’integrazione al reddito altro non è che un sostegno affinché si arrivi alle soglie di redditi familiari previste. Un single può arrivare a percepire 6.000 euro all’anno, che poi è proprio la soglia di reddito da non superare per avere diritto alla prestazione. Importo del sussidio e soglia reddituale che si moltiplicano in base alla composizione del nucleo familiare.
Per esempio l’importo sale a 7.200 euro per una famiglia composta da madre e figlio minorenne (una ragazza madre per esempio), perché la scala di equivalenza è 1,2. Invece per una famiglia con due maggiorenni (due coniugi senza figli), la scala di equivalenza dice 1,4 e quindi 8.400 euro di assegno di inclusione da prendere e 8.400 euro di reddito familiare da non oltrepassare.
Ecco alcuni esempi e i calcoli dell’assegno di inclusione
L’assegno di inclusione quindi può essere pari a massimo 6.000 euro annui e quindi 500 euro mensili, ma solo come componente di integrazione al reddito. Per esempio una famiglia con un reddito familiare di 400 euro mensili, se composta da due maggiorenni, prenderà di sussidio solo 300 euro al mese, per arrivare a 700 euro e quindi a 8.400 euro annui. L’importo massimo quindi spetta solo a chi ha reddito zero. Il singolo che ha oltre 67 anni di età, come componente di integrazione al reddito può prendere massimo 560 euro, sempre con reddito zero. Due coniugi entrambi over 67, arriverebbero a prendere 784 euro. Resta inteso che chi vive in affitto ha diritto anche a 280 euro di componente dell’affitto imputato, che si aggiunge alle cifre di integrazione reddituale prima citate.