Ecco chi potrà prelevare subito i soldi dal conto cointestato del defunto anche se non erede sia in banca che alle Poste

conto corrente

Alla morte di un nostro caro defunto oltre a dover affrontare il dolore per la perdita, sono tante le incombenze da svolgere. Talvolta innanzi al mare magnum di adempimenti ci si ritrova impreparati e spaesati e se non si presta la dovuta attenzione si rischiano sanzioni salate. Infatti vedove ed eredi di coloro che sono deceduti dal 1°agosto al 30 novembre 2021 devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione persone Fisiche 2021. Ovviamente se il de cuius era titolare di partita IVA. Chi non invia questa dichiarazione entro il 31 maggio potrà ricevere dall’Agenzia delle Entrate, anche prima dell’estate, pesanti sanzioni. Pertanto, anche se è difficile e doloroso, è necessario andare avanti perché la legge non ammette scuse.

Si dovranno programmare tutte le scadenze e ricercare anche i conti di cui era titolare il defunto dove magari vi sono depositate somme importanti. Questi infatti non si estinguono automaticamente con la morte del titolare ma sarà necessario seguire un preciso iter sia da parte dei successori che della banca. Ma cosa accade se il conto del de cuius era intestato con altro soggetto ancora in vita? Chi potrà prelevare le eventuali somme giacenti sul conto? A fornire la soluzione è proprio la Suprema Corte con pronunce anche piuttosto recenti.

Ecco chi potrà prelevare subito i soldi dal conto cointestato del defunto anche se non erede sia in banca che alle Poste

In particolare dopo la morte di uno dei cointestatari del conto, a firme disgiunte, il contitolare superstite potrà continuare ad utilizzare liberamente il conto corrente. La banca sarà tenuta a corrispondere al correntista superstite le somme depositate sul conto qualora questi le chieda. Ciò a prescindere dalla rispettiva quota e in virtù del principio della solidarietà attiva. Pertanto il cointestatario superstite potrà continuare ad operare sul conto, effettuando prelievi o versamenti.

A nulla potranno valere le rimostranze nei confronti della banca. La Corte di Cassazione in virtù del suindicato principio ha confermato che la banca è tenuta a corrispondere le somme depositate sul conto all’altro correntista. Ovvero si è espressa relativamente ad un deposito bancario intestato a più persone con la possibilità, per ognuna, di eseguire tutte le operazioni anche disgiuntamente. Ha evidenziato pertanto che in questi casi si realizza una solidarietà dal lato attivo dell’obbligazione che consente agli altri cointestatari di chiedere l’adempimento dell’intero saldo. In questo caso la banca sarà tenuta a soddisfare le richieste senza avere alcun obbligo nei confronti degli eredi non cointestatari del conto. Secondo la Cassazione questo rientra tra gli obblighi della banca, ovvero consentire agli altri contitolari di disporre pienamente e liberamente dei soldi sul conto. Pertanto ecco chi potrà prelevare subito i soldi depositati sul conto dopo la morte del de cuius.

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