Una volta completata la dichiarazione dei redditi molti sono i contribuenti che attendono il rimborso fiscale. Si tratta di quei contribuenti che per detrazioni non fruite o per spese sostenute, finiscono a credito d’imposta. In altri termini ciò che hanno versato nell’anno di imposta oggetto della dichiarazione dei redditi, che per il 2022 è il 2021, risulta superiore a quanto effettivamente dovuto. Per chi ha fatto le cose in maniera celere, presentando la dichiarazione dei redditi a inizio giugno (quest’anno tutto è partito il 31 maggio 2022), il rimborso dovrebbe essere già arrivato. Usare il condizionale è d’obbligo in questi casi perché molto dipende dall’esito della dichiarazione dei redditi. Infatti, c’è anche chi non l’ho ancora ricevuto e probabilmente non lo riceverà più. E ci sono altri che invece lo riceveranno, dopo alcune operazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, solo nei prossimi mesi.
Ecco chi non riceverà i rimborsi del 730 e per quali motivi
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Chi aspettava il rimborso fiscale già nel mese di luglio, o agosto, ma non l’ha ricevuto, prima di preoccuparsi dovrebbe capire bene come funziona la normativa fiscale italiana. Infatti se l’esito della dichiarazione dei redditi ha prodotto un credito superiore a 4.000 euro, questo rimborso slitterà ai mesi successivi. Ecco chi non riceverà i rimborsi quindi, perché troppo alti. Per rimborsi superiori a tale somma, l’Agenzia delle Entrate non può fare altro che avviare dei controlli preventivi. In altri termini prima di autorizzare il sostituto d’imposta a versare il rimborso, il Fisco approfondirà i controlli. Solo se dall’esito dei controlli la dichiarazione risulterà idonea, si darà via alle erogazioni.
Questo però è solo uno dei tanti casi in cui il contribuente non riceve il rimborso fiscale che crede di ottenere. Un altro caso assai frequente è quello della capienza fiscale del datore di lavoro. Infatti non sempre un datore di lavoro può garantire la copertura fiscale a tutti i rimborsi di tutti i dipendenti. Non è raro infatti che non avendo capienza il sostituto d’imposta faccia slittare i rimborsi ai mesi successivi o li divida in rate mensili in più mensilità.
Ecco quando non si possono recuperare le eccedenze IRPEF
I casi sopracitati sono casi di contribuenti che devono solo avere pazienza per ottenere quando loro spettante. Ci sono casi però in cui il rimborso fiscale non viene proprio erogato. In primo luogo se a seguito dei controlli risultano errori nella dichiarazione dei redditi. In questo caso il rimborso fiscale spettante non viene erogato e il contribuente deve provvedere a rettificare la dichiarazione dei redditi in base ai rilievi mossi dal Fisco italiano.
No tax area
Un altro caso in cui il contribuente, nonostante spese ed oneri cospicui, non riceve il giusto rimborso fiscale è quello della capienza. Stavolta del contribuente e non del sostituto d’imposta. Se un contribuente non ha versato IRPEF nell’anno precedente, magari perché ha un reddito che rientra nella no tax area, nessun rimborso fiscale può essere lui erogato. Infatti il rimborso fiscale altro non è che la restituzione di quella parte di IRPEF pagata dal contribuente ed eccedente rispetto a quanto previsto dal TUIR.
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