Con lo scioglimento del matrimonio gli ex coniugi si trovano a dover fare i conti con diversi problemi. E quasi tutti sono di natura organizzativa ed economica. Laddove, infatti, prima entravano due redditi ci si troverà a dover fare i conti solo con una. Il nucleo familiare, inevitabilmente si impoverisce, anche se il coniuge più debole potrà contare sull’assegno di mantenimento.
Anche dal punto di vista organizzativo, però, non tutto è semplicissimo. Soprattutto per il genitore affidatario dei figli. Accompagnare e riprendere da scuola i bambini, trovare una soluzione se non stanno bene sono solo alcuni esempi. Ed in questi casi la cura della prole può influire anche sul lavoro. Soprattutto quando la scuola, poi, a giugno termina e i bambini stanno a casa. Ecco chi deve pagare il centro estivo che darà intrattenimento ai piccoli durante le vacanze se i genitori non vivono più insieme dopo il divorzio.
Con la fine della scuola iniziano i problemi
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Se durante l’anno scolastico i problemi sorgono quando i piccoli stanno male, con l’inizio delle vacanze estive l’organizzazione diventa un problema. I bambini sono a casa e per chi è fortunato l’aiuto dei nonni diventa fondamentale per continuare ad andare in ufficio o sul posto di lavoro. Non tutti, però, hanno la fortuna di poter contare sui propri genitori per accudire i piccoli in estate. Ed in tal senso vengono in aiuto i centri estivi.
Oltre a dare intrattenimento e divertimento ai bambini, diventano una sorta di surrogato della scuola per i genitori. Che possono, quindi, dedicarsi al lavoro in tutta tranquillità. Ma a differenza della scuola il centro estivo ha un costo settimanale che potrebbe incidere molto nel bilancio familiare. Chi è chiamato a sostenere questa spesa, solo il genitore con cui i figli convivono o va ripartita?
Ecco chi deve pagare il centro estivo o le vacanza dei figli se i genitori sono separati o divorziati
Il centro estivo rientra nelle spese ludiche e sportive, ovvero tra le spese straordinarie che i genitori devono, solitamente, sostenere al 50%. In quasi ogni sentenza di separazione o divorzio, infatti, è previsto che i genitori debbano sostenere in parti uguali le spese extra. A meno che, sulla sentenza, il giudice abbia previsto una ripartizione diversa.
Il genitore, quindi, che sceglie l’attività ludica dei figli per l’estate, lo fa perchè impossibilitato a potersene occupare. E proprio per questo motivo, a meno che l’altro genitore non si proponga per tenere i figli a sua volta, la spesa per il centro estivo va divisa al 50%. Ma è sempre bene consultarsi prima di scegliere il centro estivo in questione. Soprattutto se è privato e con un costo maggiore. I campus pubblici, invece, che hanno un costo abbastanza contenuto, possono essere scelti senza autorizzazione dell’altro genitore.
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