Se i mesi di luglio e agosto sono i più attesi dell’anno per quanto riguarda le ferie, dicembre è il più atteso per quanto riguarda lo stipendio. Non c’è mese in cui lo stipendio di un lavoratore è più alto di quello di dicembre, se si esclude il lavoratore che gode della quattordicesima a luglio perché impegnato in un settore dove è prevista l’altra mensilità aggiuntiva. Ecco spiegata la grande attesa per il salario di dicembre. E ci sono settori lavorativi dove il lavoratore prende ancora di più perché oltre alla tredicesima ha diritto anche ad un altro emolumento previsto dal CCNL di riferimento.
Ecco chi a dicembre può prendere la tredicesima pari allo stipendio mensile
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La tredicesima mensilità è chiamata comunemente gratifica natalizia proprio perché i lavoratori ne godono ogni dicembre, in prossimità del periodo festivo. Si tratta di una mensilità aggiuntiva che porta il lavoratore a prendere più o meno il doppio dello stipendio. A dire il vero la tredicesima è sempre inferiore allo stipendio percepito nei mesi normali per via del meccanismo di tassazione IRPEF. Infatti il lavoratore dipendente ogni mese versa con lo stipendio l’IRPEF che viene trattenuta dal datore di lavoro nel pieno delle sue funzioni da sostituto di imposta. L’IRPEF però è abbattuta di quelle che comunemente vengono chiamate detrazioni di imposta. Nello specifico si tratta delle detrazioni per lavoro dipendente. Si tratta di sconti fiscali che però sono fruibili per 12 mesi e non per 13.
Di fatto la tredicesima, che è assoggettata all’IRPEF come tutte le altre mensilità, ha trattenute piene perché neutre da detrazioni. Questo non accade per esempio, per i lavoratori del settore domestico. Infatti per badanti e colf la tredicesima è esattamente pari allo stipendio percepito. Chi prende 1.000 euro di stipendio mensile, a dicembre ne prenderà 2.000. Non dipende da Bonus o agevolazioni sullo stipendio, ma dal fatto che nel settore domestico il datore di lavoro non funge da sostituto di imposta. Non trattiene l’IRPEF e non fa godere delle detrazioni. Il lavoratore del settore deve fare tutto da solo, con le dichiarazioni dei redditi.
Anche l’anticipo del TFR è un vantaggio in determinati settori
Tredicesima intera ed anche un lauto anticipo del TFR, ed ecco chi a dicembre può prendere uno stipendio quasi triplicato rispetto al solito. Sono badanti e colf i lavoratori che possono godere di questo vantaggio. Infatti oltre alla tredicesima, il lavoratore, semplicemente presentando richiesta al datore di lavoro (meglio per iscritto naturalmente), può godere dell’anticipo del 70% del TFR accantonato. Un vantaggio che negli altri settori è vincolato. Infatti bisogna aver trascorso già 8 anni di assunzione presso lo stesso datore di lavoro per prendere l’anticipo della liquidazione. Inoltre la richiesta di anticipo TFR deve essere motivata. Si può richiedere per esigenze particolari come lo sono l’acquisto dell’abitazione principale, un grave problema familiare, la ristrutturazione edilizia anche se con Bonus o una spesa sanitaria improvvisa e particolare.
Nel settore domestico invece non serve una anzianità di servizio marcata, e non va giustificato nulla. Ogni anno il lavoratore può chiedere che a dicembre il datore di lavoro versi il 70% del TFR accantonato durante l’anno come anticipo del TFR. Lasciando il restante 30% come TFR da percepire al termine del rapporto di lavoro.