Nel pianificare la propria uscita dal mondo del lavoro una particolare importanza la ricopre l’importo dell’assegno di pensione. Ormai, infatti, è appurato che meno sono gli anni di contributi versati e meno alta sarà la cifra che si riceverà ogni mese. E accedere alla pensione con soli 20 anni di contributi, nella maggior parte dei casi significa avere un assegno di poco superiore ai 500 euro. In questo articolo analizzeremo gli importi di pensione che spetterebbero con la pensione anticipata contributiva. Che non permette l’accesso se la somma spettante non è di almeno 2,8 volte l’assegno sociale INPS (1.310 euro di pensione circa). Ecco che assegno di pensione spetta con 20 anni di contributi a queste età.
Il calcolo dell’assegno
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Per capire, quindi, se spetta la pensione anticipata contributiva con 20 anni di contributi è necessario procedere al calcolo dell’assegno. In questo modo si riuscirà a comprendere se si rispetterà il minimo di importo richiesto dalla misura.
Per un lavoratore di 65 anni con uno stipendio medio lordo di 2.000 il reddito annuo sarà di 26.000 euro considerando anche la tredicesima mensilità. Su questo importo saranno versati 8.580 euro di contributi l’anno. In 20 anni si raggiungerà un montante contributivo pari a 171.600 euro, senza considerare la rivalutazione dello stesso. Applicando il coefficiente di trasformazione relativo all’età in questione (5,22%) si avrà una pensione annua pari a 8.958 euro. Che corrisponde ad una pensione mensile di 689 euro.
In questo caso l’accesso alla pensione anticipata contributiva non sarà consentito. Anche se tutti i contributi sono stati versati dopo il 1996, perchè non si rispetta il requisito dell’importo minimo richiesto.
Ecco che assegno di pensione spetta a 65, 66 e 67 anni partendo da 20 anni di contributi e stipendio lordo di 2.000 euro
Se lo stesso lavoratore attendesse, lavorando, il compimento dei 66 anni che assegno gli spetterebbe? Se continuasse a lavorare il montante contributivo totale sarebbe incrementato di altri 8.580 euro. Arrivando a 180.180 euro. Applicando il coefficiente di trasformazione riferito all’età si avrebbe una pensione annua pari a 9.713 euro. Ovvero una pensione mensile di 747 euro. In questo caso lavorando un anno in più si avrebbe un aumento della pensione mensile superiore ai 50 euro.
Ma neanche in questo caso spetterebbe la pensione anticipata contributiva. E sarebbe necessario attendere il compimento dei 67 anni per avere diritto alla pensione di vecchiaia. Se si continuasse a lavorare per un ulteriore anno il montante contributivo arriverebbe a 188.760. E restituirebbe una pensione annua, applicando il coefficiente relativo ai 67 anni, di 10.523 euro. Ovvero una pensione mensile di 809 euro .
Approfondimento
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