I comuni impongono sempre aliquote piuttosto alte per questa tassa sulla casa non principale. Per questo ormai la seconda casa è considerata a tutti gli effetti un lusso e non una soluzione per fare le ferie senza i costi proibitivi dell’albergo.
Ecco alcuni metodi previsti dalla legge per abbassare l’IMU sulla seconda casa per potersi godere le ferie senza pensare ai costi esosi.
Gli sconti e le agevolazioni possibili possono arrivare addirittura al 75% della tassa. Per essere certi di andare incontro ad un risparmio effettivo è bene partire dal calcolo della tassa intera. Per fare questo è sufficiente aprire il sito internet del comune in cui si trova la casa in questione. Ormai tutti i comuni, anche i più piccoli, si sono muniti di un programma online che permette di calcola l’IMU per il proprio immobile. Basta inserire la rendita catastale indicata sulla visura catastale o sull’atto di acquisto.
Una volta saputo con certezza quanto bisognerebbe pagare ecco le possibili riduzioni.
Ecco alcuni metodi previsti dalla legge per abbassare l’IMU sulla seconda casa
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L’immobile che non utilizzato mai
Ovviamente il mancato utilizzo deve dipendere dallo stato di inagibilità dell’immobile. Non rileva invece il fatto che il proprietario non abbia usato la seconda casa per ragioni personali. In questo caso la tassa va pagata perché l’immobile è comunque disponibile. L’inagibilità dell’immobile deve essere dimostrata agli uffici comunali con una perizia di un geometra e delle foto.
Esenzioni al 50%
La riduzione è del 50% se si tratta di immobili storici o di interesse artistico. Riduzione della metà anche se la casa appartiene ad un pensionato residente all’estero. In questo caso bisogna però che la seconda casa non sia stata data in locazione o in affitto e nemmeno in comodato d’uso ai parenti.
Esenzione totale
Il proprietario è del tutto esonerato dal pagamento dell’IMU se la seconda casa in sede di separazione è stata assegnata all’ex coniuge che abbia i figli in affidamento.