Ecco alcuni errori dell’agenzia immobiliare che ci fanno risparmiare la provvigione

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Le percentuali che le agenzie immobiliari pretendono non sono affatto basse. Eppure, spesso non svolgono il loro lavoro in modo perfetto ed ineccepibile. Per esempio, ecco alcuni errori dell’agenzia immobiliare che ci fanno risparmiare la provvigione.

Prima di tutto, occorre ricordare che, secondo il codice civile, il mediatore ha diritto alla sua percentuale solo se le parti concludono un affare grazie al suo intervento. Quindi, se non si conclude l’affare non nasce il diritto alla percentuale.

Cosa significa che l’affare è concluso

Per capire il significato di questa espressione ci aiuta la Corte di Cassazione. I giudici affermano che si può parlare di conclusione di un affare se tra le parti è nato un vincolo giuridico. Con riferimento ad un contratto di compravendita, allora, è sufficiente aver fatto il contratto preliminare, anche se poi la vendita definitiva non si formalizzerà mai.

Ecco alcuni errori dell’agenzia immobiliare che ci fanno risparmiare la provvigione

Addirittura, esiste un vincolo giuridico tra le parti, se firmano una promessa di acquisto presso l’agenzia immobiliare. In effetti, già con la promessa di acquisto le parti si impegnano a stipulare il contratto di compravendita tra loro e fissano già elementi essenziali, come il prezzo e la data del rogito.

Gli errori rilevanti dell’agenzia immobiliare

La Corte di Cassazione evidenzia anche quali sono gli errori che autorizzano le parti a non versare la provvigione nella sentenza 4.415 del febbraio 2017. Intanto, il mediatore è responsabile se nasconde ai contraenti circostanze di cui era a conoscenza. Facciamo un esempio. L’agenzia fa firmare una proposta di vendita in cui viene scritto che l’immobile è libero. In realtà, però, sa benissimo che è occupato da un parente del venditore che non intende andarsene.

L’agente è responsabile anche se non esegue uno specifico compito che gli era stato attribuito. Per esempio, di solito le visure per verificare l’esistenza di ipoteche vengono effettuate dal notaio. Le parti, però, possono incaricare l’agenzia immobiliare di effettuarle, per essere tranquille sin dalla firma della promessa di vendita. Se l’agenzia fa firmare una proposta dove si dichiara l’assenza di ipoteche, ma non aveva fatto le visure, perde la provvigione.

Gli elementi fondamentali della promessa di vendita

Gli elementi più importanti della proposta che si firma in agenzia sono la presenza o meno di certificato energetico APE per l’immobile da vendere. Importante è anche se l’appartamento sia o meno dotato di certificato di agibilità e se sia libero da persone e cose oppure no. In tutti questi casi, se le informazioni fornite non rispondono al vero, ci si può rifiutare di pagare la percentuale all’agenzia.

Diverso è il caso in cui si stipuli un contratto di locazione. Qui conviene chiedere all’agenzia una precisa consulenza su caparra e cauzione, anche tenendo conto di questi suggerimenti.

Non si può pretendere dall’agenzia una consulenza completa, come quella che potrebbe dare un notaio. È importante, però, sapere almeno se il venditore ha ricevuto quell’immobile in donazione dai genitori. Potrebbero esserci conseguenze sulla vendita e sulle rivalse da parte di altri eredi.

Cosa fare di fronte agli errori

Prima di fare causa si può cercare un accordo direttamente con l’agenzia. Entrambi i contraenti devono versare la provvigione. Quindi, una significativa riduzione del dovuto a favore di entrambe le parti potrebbe rappresentare un risultato soddisfacente.

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