“Oggi non posso venire al lavoro perché non riesco a muovermi”. “Sono bloccato con la schiena, non riesco ad arrivare”. Sono due tra le tanti frasi che potremmo citare per giustificare quello che è riconosciuto come uno dei motivi per cui ci si assenta più spesso dal lavoro.
I dolori lombari, qualcosa cui più o meno tutti, con l’avanzare dell’età dovremo affrontare. A volte compaiono già in età giovanile. Altre volte sono dei veri e propri tormenti che non ci abbandonano mai. Spesso sono patologie di carattere ereditario.
Averli d’inverno a causa di freddo e umidità è certamente più frequente, ma non pensiamo che in estate il fenomeno cali così tanto.
Spesso la causa del dolore è di natura discale. Immaginiamo il disco come un pezzo di carne, tipo hamburger, inserito tra le nostre vertebre che fungeranno da panino. Possiamo parlare di degenerazione quando all’interno si possono scorgere rotture. Come se la nostra ideale fetta di carne fosse molto frammentata al suo interno. Oppure, protruse, termine che significa che il disco spancia verso l’esterno, andando a espandersi oltre le vertebre. Discorso simile è per l’ernia. In questo caso, però, un pezzo di disco si è rotto, facendo fuoriuscire il suo contenuto nelle parti limitrofe, pensiamo alla colonna. Infine, la compressione, quando il disco si consuma, assottigliando così la zona cuscinetto tra le due vertebre.
Ecco alcuni consigli, oltre agli esercizi fisici, per contrastare mal di schiena e discopatie e vivere un’estate in forma
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Per far sì che questi problemi, che quasi tutti abbiamo, specie dopo la fatidica soglia degli Anta, rimangano sotto controllo dobbiamo affidarci all’esercizio fisico. Quello più consigliato riguarda lo stretching dei muscoli posteriori, ovvero glutei e cosce. Lo si fa semplicemente piegandosi in avanti, cercando di toccare le punte dei piedi. Dobbiamo sentire tirare, anche se non in maniera eccessiva.
Il secondo modo è il rinforzo dei muscoli lombari e addominali. quello che in gergo viene definito stabilità del core. Ovvero quella parte del corpo che va dal diaframma al pavimento pelvico. Rafforzarla eviterebbe compressioni che andrebbero a incidere sui dischi.
Il terzo consiglio riguarda lo psoas, il più forte muscolo flessore dell’anca. Possiamo trovare degli esercizi specifici che lo rafforzino adeguatamente migliorando la postura.
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Il quarto invece è molto più pratico. Cercare di non porre un limite su quello che possiamo fare e ciò che non possiamo fare. Ovvero, non è detto che corsa o camminata veloce siano meglio di bicicletta, nuoto o altri sport. Alcuni individui pensano che correre sia dannoso per la schiena. Altri lo trovano, al contrario, molto tonificante. Il movimento è fondamentale, non precludiamocene uno per un altro. Ascoltiamo il nostro corpo e cerchiamo di non spremerlo al massimo agendo sul dolore.
Infine, non pensiamo di dividerlo in compartimenti stagni. Il rafforzamento di ogni singola parte dovrebbe essere generale ed equilibrato. Quindi, cerchiamo di non trascurarne mai una a scapito dell’altra. Può capitare che, per brevi periodi, accada, ma sul lungo termine sarebbe errato.
Dunque, ecco alcuni consigli, oltre agli esercizi fisici, per contrastare l’infiammazione che dà origine poi al mal di schiena. La conoscenza del nostro corpo, unito ai consigli degli specialisti, ci permetterà di fronteggiare al meglio questa importante problematica.
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