È in arrivo un nuovo decreto nel quale verranno previsti degli aiuti e misure di sostegno per il 2022. Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri per predisporre il provvedimento. Ma la prima domanda che viene da porci è a chi andranno gli aiuti e chi saranno i primi a riceverli. Anzitutto, bisogna precisare che sono previste due fasi, quindi due tornate di Ristori. I primi saranno varati con il decreto di giovedì 27 gennaio. Per la seconda tornata, invece, si dovrà attendere il nuovo scostamento di bilancio. Quindi, ecco a quali categorie andranno i primi Ristori 2022 e quali saranno invece i successivi fortunati.
Anzitutto, dalle prime indiscrezioni è trapelato che i primi ad essere raggiunti dalla misura di sostegno saranno le categorie più colpite. Naturalmente, tutte, ciascuna a suo modo, lo è stata. Ma una cosa è certa: sembra che il nuovo decreto non rappresenterà un doppione dei vecchi provvedimenti. Quindi, di certo vi saranno delle novità.
Ecco a quali categorie andranno i primi Ristori 2022 e quali saranno invece i successivi fortunati
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I fondi messi a disposizione per i ristori in questa prima fase ammontano a circa 1,5 miliardi di euro. Quindi, il primo flusso andrà a favore di quelle imprese che hanno subìto i maggiori danni dalle restrizioni dei mesi scorsi. Pertanto, innanzitutto, abbiamo le discoteche e sale da ballo, che resteranno chiuse fino al 31 gennaio. Poi, a seguire, ci sono cinema e teatri, fortemente pregiudicati dai limiti alla capienza delle sale e dalla paura dei contagi. Inoltre, sempre nella prima tranche, rientra il settore turistico ed in particolare le agenzie di viaggio e i tour operator. Anche qui, il settore ha subito un grande tracollo, stanti le numerose disdette e rinvii. Infine, terzo gruppo di beneficiari è costituito da quelli appartenenti al mondo dello sport. Qui, oltre ai problemi su enunciati, si è aggiunto anche il costo dell’energia, soprattutto per palazzetti, stadi e piscine.
Tipo di aiuti riconosciuti ai primi fortunati
Vediamo, adesso, in cosa consisteranno i Ristori. Ebbene, essi si sostanzieranno in contributi a fondo perduto e in aiuti forfettari. Per il settore sportivo, poi, potrebbero essere disposti sostegni in più per coprire anche le spese sanitarie. Si tratterà di uno stanziamento aggiuntivo di circa 50 milioni.
La soglia massima dei 100 milioni di fatturato dovrebbe, però, rappresentare il requisito per accedere a questi finanziamenti. Ciò comporterebbe l’esclusione delle grandi società che evidentemente la crisi pandemica ha colpito meno o che, comunque, hanno già ricevuto aiuti precedentemente.
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