Chi lavora in casa senza percepire lo stipendio spesso è preoccupato del proprio futuro economico. Con l’età che avanza non sarà certo possibile ottenere un impiego retribuito in caso di necessità e di problemi finanziari. Man mano che ci si avvicina alla vecchiaia aumenta anche l’ansia relativa alle spese da sostenere in caso di malattia. La preoccupazione maggiore riguarda per lo più i costi per l’assistenza domestica di cui si potrebbe aver bisogno a causa di patologie invalidanti. Come ben sappiamo quando non si può fare a meno di badanti e addetti alla cura si affrontano spese molto alte e bisogna avere soldi da parte. Pur tuttavia non deve scoraggiarsi la casalinga che da sempre spende le sue migliori energie per garantire ordine e pulizia in casa oltre all’accudimento dei figli. Del resto ecco quanto prendono di pensione le donne che non lavorano e non hanno contributi INPS.
Anche per le casalinghe esiste infatti un ammortizzatore economico che garantisce il sostentamento proprio negli anni della vecchiaia. E in particolare ecco a quali casalinghe spettano 3 pensioni INPS e a che età riceveranno i primi assegni previdenziali. E ciò perché anche chi non ha mai lavorato ha l’opportunità di provvedere in modo autonomo a crearsi una sorta di salvadanaio.
Sin da giovanissime, infatti, le donne che prestano attività lavorativa in casa possono versare ogni anno del denaro nel Fondo casalinghe e godere così di una pensione. Secondo il Decreto legislativo 493/1999 è inoltre prevista la sottoscrizione di una polizza assicurativa contro gli infortuni per chi lavora in casa. Tuttavia prima di effettuare versamenti è opportuno comunque chiedersi se alle donne conviene aspettare la pensione sociale INPS o pagare i contributi al Fondo casalinghe.
Ecco a quali casalinghe spettano queste 3 pensioni INPS e a che età riceveranno i primi assegni
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Quella che erroneamente molti definiscono in termini di pensione sociale in realtà corrisponde all’assegno sociale. Alle donne senza impiego retribuito o che svolgono lavori ma non hanno un montante contributivo spetta una prestazione economica mensile. Possono beneficiare dell’assegno sociale anche le casalinghe senza contributi e senza professione con stipendio. L’importo dell’assegno può cambiare a seconda del reddito complessivo della coppia.
Ed ecco in particolare quanto percepisce di pensione una casalinga coniugata o separata. Oltre al Fondo casalinghe e all’assegno sociale esiste una terza formula di pensionamento cui hanno diritto le donne che si dedicano unicamente alla famiglia. Alla morte del coniuge infatti la casalinga ottiene il riconoscimento della pensione ai superstiti. La vedova riceve un assegno previdenziale mensile proprio grazie alla pensione di reversibilità. Anche l’ammontare del trattamento pensionistico ai superstiti varia in relazione al reddito e all’eventuale presenza di figli minorenni e fiscalmente a carico.