Le orchidee sono di gran lunga le piante da fiore più vendute da vivai e fiorai. La loro popolarità e quindi assolutamente indiscussa. Forse perché i fiori riescono a creare forme e sfumature di colore davvero particolari. Oltretutto, ne esistono tantissime specie e possiamo crescerne anche tante alla volta. Tutti noi vorremmo che lo spettacolo della fioritura durasse il più possibile e che si ripresentasse all’anno successivo. Purtroppo, però, non tutti riescono in questo intento e finiscono per dover riacquistare una nuova pianta ogni anno. Ecco, quindi, a cosa dobbiamo fare attenzione per far durare più a lungo la fioritura delle orchidee senza troppi sforzi.
L’annaffiatura
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Se c’è un aspetto particolare delle orchidee è il tipo di innaffiatura di cui hanno bisogno. Le loro radici infatti sono molto sensibili ai ristagni d’acqua, ma allo stesso tempo hanno bisogno di un’idratazione costante. Per questo si suggerisce di aspettare che il terreno sia completamente asciutto e che il vaso sia leggero prima di innaffiare nuovamente l’orchidea. Quando lo facciamo mettiamo il vaso dentro il lavandino e lasciamo scorrere l’acqua sopra il vaso. In questo modo l’acqua che non può essere contenuta dal vaso andrà via e quella che rimane sarà più fresca e pulita.
Ecco a cosa dobbiamo fare attenzione per far durare più a lungo la fioritura delle orchidee senza troppi sforzi
Oltre alle varie accortezze che dobbiamo prendere riguardo a temperatura ed esposizione, per far durare la fioritura dell’orchidea più a lungo dobbiamo necessariamente concimare.
Le sostanze nutritive di cui questa pianta ha bisogno sono l’azoto, il fosforo e il potassio. Esistono però diverse combinazioni di questi elementi in base all’ effetto che vogliamo ottenere. Dal momento che utilizzare dei concimi così specifici può intimidire, possiamo cercarne di specifici per le orchidee accertandoci che ripettino le proporzioni che citiamo qui di seguito. In alternativa possiamo chiedere un aiuto al nostro fioraio di fiducia.
Per far risvegliare la pianta dopo l’inverno dobbiamo somministrare 30 parti di azoto, 10 di fosforo e 10 di potassio.
Invece quando la pianta sta cominciando a fiorire dobbiamo diminuire l’azoto e aumentare gli altri due elementi rispettivamente a 30 e a 20 parti.
Negli altri periodi dell’anno dovremmo somministrare parti uguali per ogni sostanza, generalmente 20. Queste sostanze vanno diluite nell’acqua che usiamo per innaffiare.