Ecco a chi saranno ridotte le pensioni nei prossimi 2 anni

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Le pensioni sono uno dei temi preferiti degli italiani. Ma, a ben vedere, non solo degli abitanti del Bel Paese. E lo sono perché tutti sono preoccupati, ed a ragione, di ciò che avverrà di loro dopo la fine dell’età lavorativa. Ed anche perché ormai le pensioni sono ben lungi dall’essere quello che erano una volta, quando erano quasi equiparate agli stipendi. Purtroppo le condizioni non sono più quelle di prima.

Anzi, vanno solo a peggiorare. A causa di una serie di fattori contingenti. Fattori quali sprechi di denaro pubblico. E dell’età ormai molto, troppo avanzata della popolazione. Con la conseguenza del continuo aumento dell’età dei pensionati. Le pensioni, quindi, sia per la riforma prossima ventura, che per condizioni “normali” verranno ridotte. Ecco a chi saranno ridotte le pensioni nei prossimi 2 anni.

Non lo diciamo noi, ma l’unico che abbia voce in capitolo per dirlo. Cioè l’INPS. In una nota diramata il 30 settembre. E che dice che già dall’assegno di ottobre ci sarà una sforbiciata. Non per tutti, ma almeno per una certa quantità di soggetti. Appartenenti a determinate categorie. Taglio che non si limita al conguaglio del 730.

Nel caso specifico l’importo sarà più basso per due ragioni fondamentali. Che sono il recupero sulla 14esima e gli importi aggiuntivi. L’INPS riferisce che sono stati controllati,nei primi due mesi di quest’anno, i redditi consolidati di 3 anni fa. Se sono state erogate indebitamente delle somme, scatta il recupero sulle pensioni per i titolari nell’anno corrente. L’Istituto di Via Ciro il Grande ha mandato una lettera ai diretti interessati. Informandoli del recupero sul rateo dell’aprile del corrente anno. Poi c’è stata l’emergenza coronavirus. E siamo quindi arrivati al mese in corso. Come avverrà il recupero? Con trattenute in 24 rate mensili.

Ecco a chi saranno ridotte le pensioni nei prossimi 2 anni

Quindi nei prossimi 2 anni le pensioni saranno ridotte. Per addebiti impropri sulle prestazioni previdenziali del 2017 e del 2018. Il volume complessivo di questi soldi è attribuito a chi incassa una o più forme pensionistiche. Pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo. E solo in certe condizioni di reddito. Le manovre assistenziali sono escluse da tutto ciò. I limiti dei redditi personali sono, per l’anno in corso pari a 10.043,87 euro. Mentre quelli cumulati con il coniuge sono fissati in 20.087,73 euro.