In primavera il giardino si riempie di fiori dai mille colori. Piccole piante che non temono né il caldo e né il freddo, arbusti che amano i raggi del sole e rampicanti che decorano e rendono più bello il porticato.
Le piante sono dei perfetti complementi d’arredo che, a basso costo, possono cambiare completamente l’aspetto del giardino, rendendolo una vera meraviglia.
Facciamo attenzione al terreno
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Proprio in primavera fanno capolino le acidofile. Belle, resistenti, colorate e raffinate. Parliamo di una specie botanica perenne molto presente nei giardini degli italiani. Ortensie, azalee, camelie, mimose. Sono solo alcune delle acidofile che possiamo facilmente coltivare.
Queste piante hanno la caratteristica di crescere in un terreno acido, con un PH inferiore a 7. Se il nostro terreno non presenta questa particolarità, possiamo facilmente risolvere il problema. Potremmo aggiungere al terriccio del fertilizzante acido oppure utilizzare un metodo naturale che prevede l’uso dei fondi di caffè.
Ecco a che ora dovremmo innaffiare ortensie, azalee e altre acidofile per avere fiori abbondanti e vigorosi e quale acqua utilizzare
Le piante acidofile, sono molto resistenti ma per crescere in maniera copiosa, necessitano di qualche piccola accortezza. Infatti, con l’arrivo del caldo torrido non dobbiamo assolutamente scordare di innaffiarle.
È importante che abbiano regolarmente una giusta quantità di acqua. Per evitare che le radici possano ammalarsi, poi, dobbiamo assolutamente evitare i ristagni idrici.
Ma pochi sanno che c’è un momento della giornata perfetto per innaffiare le nostre piante. Infatti, secondo gli esperti sarebbe necessario nebulizzare dell’acqua sulle foglie delle acidofile durante le ore serali. Questo per evitare che, in estate, possano bruciarsi con il sole. Inoltre, non andrebbero mai bagnati i fiori.
Quindi, ecco a che ora dovremmo innaffiare le nostre piante per evitare brutte sorprese.
Quale acqua utilizzare
Abbiamo visto come è importante innaffiare le nostre meravigliose piante per evitare che si rovinino. Ma dobbiamo fare molta attenzione anche al tipo di acqua da utilizzare durante le irrigazioni.
Sempre secondo gli esperti di giardinaggio, sarebbe necessario usare un’acqua priva di calcare. La migliore potrebbe essere quella piovana. In alternativa, potremmo utilizzare quella del rubinetto, a patto che sia lasciata per circa 24 ore all’interno dell’innaffiatoio. Grazie a questa operazione il calcare e altri minerali, che le nostre piante acidofile non gradiscono, dovrebbero depositarsi sul fondo del contenitore.
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