Quando si arriva a non essere più giovanissimi il pensiero della pensione inizia a farsi insistente. E si inizia a cercare di capire quanto manca all’uscita dal mondo del lavoro. A quanto manca per godere del meritatissimo risposo dopo una vita dedicata al lavoro. E si guarda con speranza e impazienza alle notizie sulle pensioni, uscendone sempre più confusi. La normativa italiana, infatti, prevede un gran numero di misure previdenziali e tutte richiedono requisiti differenti. Ecco a che età si può andare in pensione prendendo in esame tutte le misure che esistono.
Pensione senza limiti di età
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Esistono due misure che non richiedono un’età limite per accedere e sono la pensione anticipata ordinaria e la Quota 41. La prima misura, prevista dalla Legge Fornero, necessita di 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini. Per le donne un anno in meno. E basta, si può accedere anche prima dei 60 anni senza incorrere in penalizzazioni.
La seconda, invece, è molto più esclusiva visto che riguarda solo i lavoratori precoci che rientrano in determinati profili di tutela. E richiede solo di soddisfare il requisito contributivo ed i requisiti specifici dei profili tutelati. E nessuna età minima.
Ma chi lo dice che la pensione è per forza a 67 anni?
Oltre alle due misure sopra descritte ne esistono, poi, numerose altre che prevedono un doppio requisito:
- quello anagrafico;
- quello contributivo.
Elenchiamo le 3 misure che, in casi specifici, permettono il pensionamento prima dei 60 anni:
- l’Opzione donna richiede 35 anni di contributi e 58 anni di età per le dipendenti. Per le autonome serve, invece, aver compiuto i 59 anni. Entrambi i requisiti devono essere stati perfezionati entro il 31 dicembre 2021;
- la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi, che spetta solo ai dipendenti del settore privato, richiede solo 20 anni di contributi. Ma necessita anche di invalidità civile almeno dell’80% e 56 anni di età per le donne e 61 per gli uomini;
- la RITA, infine, è una misura che permette il pensionamento a chi ha un fondo previdenziale complementare in cui siano stati versati almeno 5 anni di contributi. Necessita di 20 anni di contributi versati e si accede a 57 o 62 anni, in base allo stato lavorativo.
Ecco a che età si può andare in pensione di vecchiaia e anticipata
Oltre alle misure già elencate, poi, c’è ancora la possibilità di accedere alla pensione Quota 100 con 62 anni e 38 anni di contributi. E alla Quota 102 con 64 anni e 38 anni di contributi. In entrambi i casi è necessario aver perfezionato i requisiti entro il 31 dicembre 2021 per la prima, ed entro il 31 dicembre 2022 per la seconda.
Ancora in vigore fino alla fine dell’anno anche l’APE sociale che permette il pensionamento a 63 anni con 30 o 36 anni di contributi. Ma solo a determinati profili di tutela. Ovviamente resta ferma la possibilità, per tutti coloro che hanno maturato almeno 20 anni di contributi, della pensione di vecchiaia. Serve, in questo caso, aver compiuto i 67 anni.
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