Ecco 6 trucchi per fare la spesa settimanale quando i soldi sono pochi, oltre a 2 sostegni INPS e uno del Comune

spesa

Fare la spesa ai tempi dell’inflazione alle stelle sta mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie. Con gli stipendi fermi e i prezzi in salita, il risultato è che si ha meno potere d’acquisto per comprare beni e servizi. Detta diversamente, a parità di banconote si compra meno di prima, anche con riferimento agli stessi prodotti. Premesso ciò, ecco 6 trucchi per fare la spesa settimanale quando i soldi non bastano e assicurarsi comunque freschezza e qualità.

Pianificare le spese mensili e la spesa settimanale

I primi 2 trucchi rimandano a un concetto assai semplice ma determinante: la pianificazione. Anzitutto va pianificato lo stipendio (e tutte le entrate in generale) per macro aree di uscite. Mutuo o affitto, spesa alimentare, spese fisse e spese variabili, infine quelle relative al relax e al risparmio. Al riguardo, abbiamo visto che con questa semplice regola i soldi dello stipendio bastano per arrivare a fine mese e senza stress.

Individuata la parte di stipendio mensile da destinare alla spesa alimentare, bisogna dividere la cifra per le 4 settimane del mese. In questo modo abbiamo il budget settimanale alimentare ottimale da non sforare.

Un limite di un simile approccio è che non tiene conto delle necessità del momento, oltre a risultare troppo tecnico o “freddo”. Tuttavia, riesce a farci restare nel budget e a non mandare il conto in rosso.

Ecco 6 trucchi per fare la spesa settimanale quando i soldi sono pochi, oltre a 2 sostegni INPS e uno del Comune

Passando alla fase operativa dello shopping, un primo trucco è quello di non cadere vittime delle strategie di marketing dei rivenditori. Al riguardo, abbiamo già visto 4 delle tecniche seguite dai puti vendita per farci spendere di più, come la famosa 3X2. Questa tecnica funziona perché sfrutta bonariamente un’errata percezione da parte del consumatore.

Altro trucco è quello di fare la spesa negli orari pre-chiusura, quando molti prodotti del fresco si acquistano a sconto. In tal modo, si possono comprare latte e derivati, dolci, carne e pesce, gastronomia, frutta e verdura etc. a prezzi più convenienti.

Altrettanto utili si rivelano le fidelity card, ossia le carte fedeltà, e le promozioni a tempo. In entrambi i casi si tratta di prodotti di marca a prezzi calmierati per i clienti abituali e/o per un preciso periodo di tempo.

I 2 sostegni INPS e uno del Comune

Infine, dobbiamo ricordare i sostegni economici previsti dal legislatore nazionale e/o locale per aiutare i cittadini in difficoltà.

Nel primo caso, dobbiamo ricordare la carta acquisti INPS (i soldi li ricarica lo Stato ogni 2 mesi) e il reddito di cittadinanza. In entrambi i casi bisogna rispettare precisi requisiti e fare domanda all’Istituto di Previdenza.

Nel secondo caso ricordiamo i buoni spesa erogati dal Comune di residenza. Qui però tutto dipende dalla disponibilità finanziaria e dalle politiche sociali seguite dalla singola Amministrazione locale. Al riguardo, il miglior suggerimento è quello di consultare il sito o informarsi all’ufficio preposto del proprio Comune.

Consigliati per te