Ecco 5 soluzioni alternative al conto corrente per gestire a 2 anni 18.000 euro e avere la certezza dei soldi a scadenza

conto, corrente

Secondo varie stime, la giacenza media di un conto corrente si è attesta sui 17-18mila euro circa. Si tratta di una cifra relativamente cospicua, non tanto per il valore assoluto in sé, quanto per i costi associati a quel deposito. Tra commissioni all’intermediario, inflazione alle stelle e imposta di bollo, le perdite reali di fine anno sono ingenti.

Non resta che passare all’opera, e al riguardo ecco 5 soluzioni alternative al conto corrente a rischio decisamente contenuto.

Investire 18.000 euro in buoni fruttiferi

Una prima soluzione rimanda ai buoni fruttiferi: zero costi di sottoscrizione, gestione e di rimborso finale. Quest’ultimo può avvenire in qualsiasi momento, anche prima della scadenza, garantendo sempre il 100% del capitale iniziale.

Tuttavia, il rischio zero e la disponibilità totale del capitale hanno un prezzo, nel senso che gli interessi sono risicati. Ad esempio il coefficiente lordo del buono ordinario al termine dei 24 mesi è pari a 1,00100025.

Raddoppiando la durata, invece, quest’altro buono consente di guadagnare fino allo 0,50% annuo e al rispetto di alcune condizioni.

Il conto deposito quale alternativa al conto corrente

Altre due possibili soluzioni passano per il conto deposito (CD) di pari durata. Questo prodotto spesso non prevede costi generici di tenuta ed è garantito fino a 100mila euro di deposito. Tutto dipende dall’adesione dell’intermediario scelto al FITD, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Gli interessi attivi sono tassati al 26% (al 12,5%, invece, quelli dei buoni e dei BTP) e variano a seconda della tipologia del prodotto.

I CD a vincolo (o semiliberi) offrono remunerazioni maggiori rispetto a quelli liberi. Oggi i rendimenti a 2 anni oscillano a grandi linee tra l’1,10-1,20% lordo per i primi e sullo 0,50% circa i CD liberi. Quindi per aumentare il rendimento bisogna rinunciare alla disponibilità del capitale nel periodo di riferimento.

Una buona strategia potrebbe essere quella di sfruttare eventuali promozioni presenti sul mercato.

Ecco 5 soluzioni alternative al conto corrente per gestire a 2 anni 18.000 euro e avere la certezza dei soldi a scadenza

Restando ancora in tema di rischio zero, ecco i titoli di Stato. L’attuale fase di vendita sul mercato obbligazionario ha innalzato i rendimenti, anche sulle durate di breve periodo.

Ad esempio questo BTP con scadenza aprile 2024 scambia a 99,30 centesimi e rende circa lo 0,30% netto annuo. Il bond non paga nessuna cedola, quindi il guadagno è rimandato al rimborso a 100 tra 2 anni. Oppure prima della scadenza se il titolo riuscisse a recuperare anzitempo il prezzo di emissione.

La scelta dell’ETF obbligazionario

Infine per chi ha (relativa) maggiore propensione al rischio ecco l’ETF obbligazionario. Il mercato abbonda di offerte, variabili in base all’emittente dei bond, alla loro durata e grado di rischio, all’area geografica di riferimento, alla valuta dei bond, etc. Una buona scelta dell’ETF dovrebbe considerare almeno il suo TER (i costi), la storicità e la massa gestita del fondo, la tipologia di obbligazioni in cui investe l’ETF.

Infine è bene ricordare che rispetto ai prodotti precedenti in questo caso il grado di rischio aumenta.

Approfondimento

Ecco come guadagnare il 5%, il 10% o il 20% con i titoli di Stato e la garanzia di riavere indietro tutti i soldi alla fine.

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