In questo mese d’ottobre ci sono moltissime delizie a disposizione nei nostri mercati. Sia che provengano dal bosco, sia che vengano dalle assolate e meravigliose aree costiere del sud Italia. E’ bene avere qualche trucco nella manica. Così da poter deliziare i nostri ospiti e i familiari. E non dovremmo dare per scontato nessun prodotto. I fichi d’India infatti hanno due fioriture, e la seconda si è svolta in questo periodo. Dunque abbiamo un’ottima ragione per assaggiarli freschi.
Ecco 3 segreti sui fichi d’India, come sbucciarli e una ricetta che sicuramente in pochi conoscono
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Siamo così abituati a vederli che forse non ci siamo mai chiesti il motivo del nome. Questi spinosi frutti, stranamente, venivano dalle Americhe. Furono le navi di Cristoforo Colombo a riportarle presso le nostre latitudini. Il solo problema era che Colombo era convinto di essere stato in India, vista la sua teoria sulle rotte di navigazione. Furono poi assimilati esteticamente ai fichi, che erano molto conosciuti nel vecchio Continente.
Con questo frutto veniva realizzata una bevanda alcolica diffusissima in America già prima del viaggio di Colombo. Questa ancora si trova in molte parti del Messico, dove il fico d’India era considerata una pianta sacra. Non a caso è rappresentato nella bandiera nazionale. La bevanda si chiama Colonche, ed è ottenuta dal succo fermentato della pianta.
L’ultima curiosità riguarda uno studio effettuato sul fico d’india nel 2004 dalla Tulane University. La teoria era che l’assunzione dell’estratto del fico d’india qualche ora prima della bevuta di sostanze alcoliche, poteva essere in grado di mitigare gli effetti dei postumi dell’ubriachezza. Lo studio ancora non è stato confermato dalla comunità scientifica. Chissà che in un domani non potremo aggiungere alle qualità del fico d’india questa caratteristica. Nell’attesa di ulteriori studi, praticare la moderazione e l’astinenza è certamente la scelta migliore.
Togliere le spine
Ecco 3 segreti sui fichi d’India, come sbucciarli e una ricetta che sicuramente in pochi conoscono. Le spine presenti sulla superficie del fico d’India possono essere insidiose. Bisogna sempre maneggiarli con attenzione (meglio con un guanto spesso), specie se a raccoglierli dalla pianta siamo noi stessi. Ad ogni modo, per ammorbidire le spine, sarà sufficiente mettere in ammollo con acqua tiepida questi frutti in una bacinella per circa 45 minuti. Una volta fatto questo, basterà tagliare le estremità più appuntite con un coltello. Infine, basterà incidere il frutto parallelamente alla buccia, fino a sfilarlo per intero, se possibile in un solo movimento.
I fichi d’India sono un’ottima soluzione per piatti semplici e pieni di salute. In pochi ci pensano, ma possono essere usati come condimento di insalate. Ottimi gli abbinamenti con formaggi stagionati e olive, oppure con cipolle tagliate fini e noci. Per il condimento si può emulsionare qualche goccia di limone con l’olio d’oliva, oltre al pepe e al sale con moderazione. Siamo sicuri che darete una opportunità a questi splendidi frutti che provengono dal nostro meridione in questi giorni di fine ottobre.