Ecco 3 lavori da fare ad agosto in orto e giardino per avere ottimi pomodori

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Siamo ormai nel vivo della stagione calda, che per le coltivazioni di pomodori vuol dire principalmente due cose. Ossia fase della maturazione e fase della progressiva raccolta.

Luglio e agosto sono due mesi intensi di attività per i nostri ortaggi. In questa sede, in particolare, affronteremo il discorso su alcuni tipici di problemi che riguardano i pomodori. Premesso ciò, ecco 3 lavori da fare ad agosto in orto in merito a questa produzione.

Il giusto dosaggio dell’acqua

Il primo problema è strettamente collegato alla giusta somministrazione dell’acqua. Darne poca o in eccesso o nelle ore sbagliate può anzitutto far marcire il prodotto e/o la pianta.

Un altro errore da non fare è quello di non far passare troppo tempo tra un’innaffiatura e un’altra, specie se la nuova è abbondante. In questi casi, infatti, si crea una disfunzione al ciclo della pianta. In genere la reazione del frutto è data dalla formazione della tipica punta nera. Alla base del pomodoro, il frutto si annerisce quasi del tutto e va quindi buttato.

In generale l’acqua andrebbe somministrata con regolarità e al mattino presto, quasi prima alba. In questo modo il sole e il vento avranno tutto il tempo per asciugare i liquidi in eccesso somministrati al mattino.

Ecco 3 lavori da fare ad agosto in orto e giardino per avere ottimi pomodori

Altrettanto cruciale è la (eventuale) giusta concimazione da approntare. In questi casi non esistono formule generiche valide per tutti i casi. Tutto dipende dalle effettive esigenze delle piante e/o del frutto, dalle caratteristiche del terreno e dallo stadio della maturazione del prodotto.

In generale potrebbe andar bene un concime organico, biologico, ossia non di natura chimica e quindi di sintesi.

Premesso che è meglio chiedere parere agli esperti in base alle proprie necessità, il concime dovrebbe essere relativamente generico nelle sostanze nutritive. In pratica alla pianta andrebbe apportato ferro, magnesio, calcio, etc. Insomma tutti gli apporti necessari, anche se “minori”, utili per lo sviluppo della nostra pianta.

I sostegni

Infine un altro lavoro da fare è quello di dotare le piante più ricolme di frutti degli opportuni sostegni. Il discorso vale principalmente per le piante che si sviluppano alte da terra, per cui il supporto di un tutore può avere un senso.

In questi casi si possono usare canne di bambù essiccate. In alternativa, e per le sole coltivazioni che si sviluppano maggiormente in altezza, anche delle reti metalliche. Il riferimento è alle reti di carpenteria, che in tal modo si possono riciclare come sostegni per le coltivazioni del nostro giardino.

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