Eccezionali le conserve di questi due frutti che a settembre deliziano le nostre tavole

marmellata

Se non abbiamo particolari problemi di glicemia alta e diabete, settembre è il mese perfetto per dedicarsi alle conserve di due frutti dolcissimi. Sono sempre di più gli italiani che sono tornati a preparare le conserve, come facevano le nostre nonne. Così come è sempre più facile trovare nelle rivendite di campagna le conserve preparate dagli stessi contadini. Fatte con frutta fresca, a chilometro zero e completamente diverse per gusto e qualità da quelle industriali. Eccezionali le conserve di questi due frutti che a settembre deliziano le nostre tavole e che potremo poi gustare per tutto l’anno. Vediamole con gli Esperti della nostra Redazione.

Settembre è proprio il loro mese

Ci sono due frutti tipicamente autunnali che a settembre arricchiscono di dolcezza le nostre tavole: uva e fichi. Però, soprattutto questi ultimi, non solo si deteriorano facilmente, ma durano veramente troppo poco. Lasciamo stare la possibilità di averli a tavola tutto l’anno, importandoli dai paesi stranieri. Sappiamo bene, per aver affrontato questo argomento più volte, che all’estero non ci sono le stesse normative di sicurezza nel settore agricolo. Attenzione a tutti questi alimenti perché sono pieni di pesticidi. Inutile quindi rischiare di mangiare prodotti esteri pieni di pesticidi solo per il gusto di avere le primizie durante tutto l’anno.

Eccezionali le conserve di questi due frutti che a settembre deliziano le nostre tavole

La marmellata e la conserva di fichi sono utilizzate in molte regioni anche per preparare delle squisite crostate. Possiamo pensare di accompagnare una conserva di fichi, aggiungendo della cannella e un po’ di vaniglia. Verrà fuori una farcitura particolarmente dolce, ideale non solo per le torte, ma anche per dei fantastici biscotti della colazione. E non dimentichiamoci di fare un pieno di salute con i biscotti integrali alle noci.

Come conservare l’uva anche nei mesi successivi

Inutile nascondere che l’uva, così come l’olio, è uno dei prodotti tipici italiani presenti praticamente in quasi tutte le regioni. Anche in questo caso, l’uva potenzialmente potrebbe essere sulle nostre tavole per tutto l’anno. A primavera è infatti molto facile trovare sulle nostre tavole quella cilena o quella sudafricana. Ma c’è anche la possibilità di fare una specie di conserva, cercando semplicemente di conservare la nostra uva e la sua qualità. Suggeriamo un procedimento consigliatoci da un esperto del settore:

  • laviamo per bene 300 grammi di uva bianca, staccando gli acini, ma tenendo comunque un pezzetto di gambo;
  • disponiamola ben aperta su un canovaccio, lasciandola asciugare per tutto il giorno;
  • procediamo nel frattempo con la sterilizzazione dei barattoli, lasciandoli asciugare anch’essi completamente;
  • quindi inseriamo gli acini, avendo cura di unire dei chiodi di garofano, della cannella e un goccio di Grappa, così come prevede la tradizione originale.
  • una volta che avremo riempito il barattolo, facciamo sciogliere circa 85 grammi di zucchero in un tegamino con un po’ d’acqua sufficiente a formare uno sciroppo;
  • chiudiamo ermeticamente e lasciamo sviluppare possibilmente in cantina, o in taverna per circa 60 giorni. Ricordiamoci di andare a scuotere il barattolo una volta la settimana per evitare che gli acini si attacchino.

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