Paesi confinanti ma sorti differenti. Agli italiani piace possedere una casa, gli svizzeri la pensano diversamente. A incidere come sempre capitali da investire e risparmi.
Agli europei piacciono gli immobili ma con diverse declinazioni. Per quanto il 45% di loro ogni anno cambi idea e decida di comprare casa, non tutti decidono di farlo nel proprio Paese. Gli italiani, per esempio, sono affezionati al mattone, ma negli ultimi tempi è la voglia di fare un investimento immobiliare all’estero che li sta attraendo maggiormente. Questo è sorprendente. Nonostante la qualità della vita sia alta, le difficoltà di vivere nel Paese hanno creato una spaccatura. Il trasferimento è utile non solo per la creazione di un reddito ma anche per migliorare la propria situazione economica.
Quando gli italiani decidono di lasciare lo stivale lo fanno quasi sempre scegliendo altri Paesi europei in cui si trova un’ottima connessione a internet e politiche verdi molto sviluppate da parte dei Governi. I motivi per cui si investe all’estero riguardano la possibilità di cambiare stile di vita, di cambiare la propria posizione sociale o di trovare più spazio. Chi compra casa in Italia lo fa per poter stare vicino alla propria famiglia.
Investimenti improduttivi
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Secondo alcuni studi sono tante le famiglie italiane intenzionate a comprare una casa. Spesso il desiderio è talmente forte che i sacrifici necessari per realizzare l’investimento non vengono tenuti in considerazione. Solo il 4% degli italiani è in grado di comprare casa senza mettersi nei guai. Il 9% realizzerebbe la compravendita pur sapendo di andare incontro a difficoltà nel prossimo futuro.
Il dato che più di tutti lascia perplessi è che nonostante più del 90% degli italiani abbia casa di proprietà e il 14% abbia una seconda casa, difficilmente l’investimento risulta produttivo. L’80% degli italiani ha perso soldi quando ha rivenduto, costretti a concedere forti sconti nonostante avessero comprato a buon prezzo. 3 italiani su 4 hanno non sono riusciti a gestire al meglio la propria operazione immobiliare e anche quando hanno ricevuto in eredità l’immobile, la somma incassata è stata minore del previsto. L’ISTAT ha confermato questi dati. Il settore immobiliare è in crisi dal 2010 e il valore delle case sarebbe sceso di oltre il 15%.
È vero che la Svizzera è un Paese di inquilini ma per causa di forza maggiore
Se gli italiani sono mammoni, i dati sul mercato immobiliare non li aiutano a migliorare la propria situazione. Solo il 6% di chi ha casa di proprietà ha meno di 35 anni. Un dato sconfortante. Ma non bisogna arrendersi. Gli svizzeri non lo hanno fatto. Gli svizzeri non comprano casa. Affermazione vera. In Svizzera non sono riconosciute sovvenzioni per l’acquisto di abitazioni e il risparmio per un immobile o grazie a un immobile non è considerato prioritario o desiderabile.
Solo il 36% di svizzeri avrebbe casa di proprietà. È la percentuale più bassa d’Europa. La verità è che hanno dovuto fare buon viso a cattiva sorte visto che i costi hanno reso le abitazioni sogni irraggiungibili. Il 70% delle famiglie non avrebbe il patrimonio necessario per un acquisto. La situazione potrebbe essere considerata paradossale. I prezzi continuano a salire dal 2019 ma i tassi per i mutui non sono stati così bassi come ora da parecchi anni. La tentazione si è fatta sentire ma a mancare continuano a essere le possibilità. La parte della Svizzera meno colpita dagli aumenti sarebbe quella occidentale in cui i prezzi delle case unifamiliari sarebbero rimasti invariati. Ecco perché è vero che la Svizzera è un Paese di inquilini in misura molto maggiore rispetto all’Italia.