È veramente curioso scoprire che i cotton fioc servano a tutt’altro che a pulire le orecchie

Cotton fioc

Tanti li odiano ma tutti li usano. Di cosa parliamo? Dei cotton fioc ovviamente. Criticati da ormai tantissimi anni, i famosi bastoncini rappresentano ancora il metodo più usato per pulire le orecchie.

Medici e otorini ne sconsigliano l’uso, specialmente se prolungato, poiché potrebbe danneggiare l’udito. Difatti, si ritiene preferibile utilizzarli per pulire il padiglione dell’orecchio e non anche il suo interno.

Tuttavia, in molti abbiamo sempre creduto che i cotton fioc servissero proprio a pulire le orecchie. E se oggi scoprissimo che in realtà non è affatto così e la loro origine si debba a tutt’altro? Scopriamo qualche curiosità in più e vediamo come utilizzarli d’ora in poi senza torturare i nostri poveri timpani.

È veramente curioso scoprire che i cotton fioc servano a tutt’altro che a pulire le orecchie

La loro nascita risale al lontano 1923, quando lo statunitense originario della Polonia Leo Gerstenzang li ideò osservando la moglie che puliva il figlio. Si dice infatti che la donna utilizzasse uno stuzzicadenti coprendone le estremità con del cotone per rimuovere lo sporco dal corpicino del piccolo. Probabilmente si trattava delle parti più difficili da pulire, perché non raggiungibili con una classica pezza o un panno.

Pensiamo ad esempio all’ombelico, che sarebbe bene detergere con una certa frequenza.

Accanto ad una questione prettamente igienica, i classici bastoncini di cotone nascono per motivi legati al trucco e al disegno.

Se facciamo caso agli strumenti di estetiste e truccatrici, noteremo subito che i cotton fioc non mancano mai. Ciò vale sia per truccare che per struccare, dato che la punta sottile consente una maggiore precisione. La stessa cosa vale per il disegno, dato che possiamo utilizzarli per sfumare i colori.

Igiene non solo personale

Accanto all’igiene personale, i cotton fioc servono anche ad eliminare lo sporco dalle superfici. Quando abbiamo a che fare con fessure o superfici strette, ecco che le pezze da sole non risultano efficaci. A questo punto, il metodo migliore è proprio il bastoncino di cotone, magari bagnato con un po’ d’acqua o con prodotti appositi. E che dire della tastiera del pc, le cui fessure tra i tasti sono spesso molto strette e sottili.

Insomma, è veramente curioso scoprire che i cotton fioc servano a tutt’altro che a pulire le orecchie e tantissimi non ne avevano proprio idea.

Ciò non significa che dobbiamo completamente abolirli dall’igiene auricolare, quanto piuttosto limitarne l’uso e sfruttarli per tanto altro. Potremmo scoprire che sono molto più utili di quanto credessimo.

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