Con la diffusione sempre più capillare dei ristoranti cinesi e giapponesi, quasi tutti ormai abbiamo familiarizzato con un ingrediente tipico di queste cucine, ossia la soia. Anche se molte persone, quindi, sanno di cosa si tratta, non tutti decidono di comprarla. Il motivo sta nel fatto che pochissimi hanno piena consapevolezza delle sue incredibili proprietà nutrizionali.
Cos’è la soia e cosa conterrebbe
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Innanzitutto, dal punto di vista botanico, la soia andrebbe considerata come un legume. All’interno di questa categoria di alimenti, essa primeggerebbe rispetto agli altri, per la quantità e la qualità di alcuni macronutrienti. Ad esempio, potremmo dire che la soia è uno dei legumi più ricchi di proteine. Infatti, in ogni 100 g di prodotto possiamo trovarne ben 36 g.
Abbastanza elevato è anche il contenuto di lipidi, soprattutto insaturi che molti definiscono “grassi buoni”. Tra questi, spiccano i fitosteroli, ossia delle molecole che aiuterebbero ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Ad agevolare questo compito, c’è anche la fibra che favorirebbe la salute intestinale e aumenterebbe il senso di sazietà, proprio come accade con le mandorle.
I vantaggi che deriverebbero dal consumo di soia, però, non finiscono qui. Infatti, essa sarebbe anche un’ottima fonte di alcuni micronutrienti, come le vitamine del gruppo B ed i sali minerali, tra cui potassio, ferro e calcio. Riguardo a quest’ultimo minerale, in particolare, una porzione di soia secca conterrebbe quasi la stessa quantità di calcio presente in un bicchiere di latte.
La soia è uno dei legumi più ricchi di proteine ed è estremamente versatile in cucina
In commercio, soprattutto nei supermercati ben forniti, possiamo trovare vari prodotti derivanti da questa pianta. Ad esempio, è possibile reperire:
- gli edamame, cioè i fagioli non ancora maturi;
- i germogli;
- i semi di soia, dai quali è possibile ricavarne un ottimo olio;
- le bevande a base di soia, come il latte, dal quale si possono ricavare anche formaggi e yogurt;
- e altri derivati come salsa di soia, tofu, tempeh e così via.
Per ognuno di questi prodotti, si possono preparare in casa svariate ricette, anche abbastanza semplici e veloci. Tralasciando il latte e lo yogurt, utilizzati soprattutto per colazione o nei dolci, e la salsa di soia, che andrebbe considerata come un condimento, vediamo cosa possiamo realizzare con gli altri ingredienti, ossia edamame e germogli.
Come si preparano gli edamame e i germogli di soia
Gli edamame sono ottimi da gustare come snack. Infatti, basterà acquistare quelli congelati, o precotti, e bollirli per pochissimi minuti in acqua salata. Una volta scolati, possiamo poi condirli con un po’ di sale. Quelli freschi, invece, sono ottimi da cuocere in padella con un po’ di acqua e sale, o arrostiti al forno con olio EVO e aromi.
I germogli di soia, invece, si possono mangiare anche crudi all’interno di insalate. Oppure si possono saltare in padella insieme alla carne, al pesce o altre verdure. Un primo piatto gustosissimo da fare al volo per sfruttare i germogli potrebbe essere lo “Yaki Udon”. Preso in prestito dai ristoranti giapponesi, si tratta di un piatto di pasta (in genere di grano, o di riso), saltata con verdure, gamberi, uovo strapazzato, germogli di soia e salse.