Le spezie che possiamo trovare in commercio, come ben sappiamo, sono davvero tantissime. Ognuna di esse può avere un’infinità di utilizzi in cucina ed aggiungere diversi sapori in base alle pietanze.
Alcune aggiungono più sapidità, altre possono addolcire, mentre altre, invece, possono rendere gli alimenti più piccanti.
Molti non sanno però che alcune spezie sono conosciute fin dall’antichità per i loro effetti benefici sulla salute. Tra poco, infatti, analizzeremo la storia, i benefici e gli utilizzi di una spezia davvero molto comune.
Infatti, è un pozzo di vitamine e antiossidanti questa rinomata spezia che aiuterebbe a migliorare il sistema cardiovascolare
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Fra le spezie più utilizzate e note fin dall’antichità troviamo la noce moscata. Quest’ultima non è altro che il seme della Myristica fragrans, una pianta sempreverde molto diffusa in Indonesia.
Si ricava questa spezia dal seme di un frutto di dimensioni simili a quelle dell’albicocca che, una volta maturo, si schiude. Una volta estratto il seme, lo si fa seccare al Sole per diversi giorni.
Finito questo processo, si separa il nocciolo dall’arillo, che è la parte più esterna e carnosa del seme e si lascia nuovamente essiccare. Anche l’arillo, una volta polverizzato, diventa una spezia davvero molto pregiata, chiamata “macis”.
Nel corso della storia, la noce moscata fu per molti secoli una spezia utilizzata esclusivamente nel continente asiatico. Solo nel Medioevo divenne una pregiatissima merce di scambio, tanto che iniziarono numerose guerre tra chi voleva aggiudicarsene il monopolio.
Benefici e controindicazioni
Dal punto di vista nutrizionale, la noce moscata è una fonte di molecole antiossidanti, come carotenoidi, vitamina A e manganese.
Inoltre, è un’ottima fonte di sali minerali come rame e ferro, che avrebbero un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi. Altri minerali contenuti nella noce moscata sono il calcio, il fosforo ed il magnesio che aiuterebbero a migliorare la salute dei denti e delle ossa.
La presenza di potassio e fibre, infine, aiuterebbe a migliorare la salute cardiovascolare.
Fin dai tempi più antichi, comunque, la noce moscata è rinomata per le sue proprietà afrodisiache. Come riporta, infatti, l’Istituto Humanitas, in diverse medicine tradizionali essa veniva utilizzata anche come antidepressivo.
Tuttavia, un consumo massiccio di questa spezia potrebbe provocare un aumento delle palpitazioni, sudorazione eccessiva e dolore fisico.
In casi estremi potrebbe portare l’individuo in uno stato di delirio con la comparsa di allucinazioni.
Quindi bisogna prestare molta attenzione nel caso in cui si soffra di qualche disturbo psichiatrico.
Per ulteriori consigli ed informazioni al riguardo, consigliamo di consultare il proprio medico o nutrizionista di fiducia.
Come si usa la noce moscata in cucina
Quindi abbiamo visto che è un pozzo di vitamine e antiossidanti questa rinomata spezia che aiuterebbe a migliorare il sistema cardiovascolare. In cucina, la noce moscata va grattugiata fresca all’occorrenza e va poi conservata in barattoli con chiusura ermetica.
Si tratta comunque di una spezia che si sposa benissimo sia con il salato che con il dolce.
Possiamo inserirla, ad esempio, nella besciamella, nel purè, nel ragù, nell’impasto di polpette e polpettoni, nei risotti e così via. Oppure va benissimo anche se inserita all’interno di biscotti, torte di mele, gelati e tanti altri dolci.