È un peccato buttare le bucce di limone quando è possibile riciclarle ottenendo un sorprendente risultato

bucce limone

Odori sgradevoli in casa ne possiamo sentire molti. Da quelli provenienti dal bagno, inevitabili, a quelli della cucina, soprattutto quando prepariamo determinate pietanze. Pensiamo al pesce, a certi tipi di ortaggi, assolutamente indispensabili da introdurre nella dieta in autunno insieme ad altri cibi, ma che lasciano davvero una puzza sgradevole. È il caso di cavolfiori, verze o barbabietole.

Vivere in un ambiente salubre e profumato è quanto di meglio si possa chiedere. C’è chi utilizza gli incensi, chi le svariate profumazioni delle candele, chi predilige i diffusori liquidi o gassosi presenti in commercio.

Tuttavia, le opzioni naturali sono perseguite da molti. Un po’ perché ci si fida poco delle sostanze che possiamo inalare dai prodotti industriali. Un po’ perché creare qualcosa da noi ci dà sempre una soddisfazione in più.

Oggi vogliamo descrivere un veloce procedimento per sfruttare le bucce di arance, limone, mandarini e pompelmi che stanno iniziando a invadere le nostre tavole. È appena cominciata la stagione degli agrumi, dunque è un peccato buttare le bucce di questi buonissimi frutti, ricicliamoli per impreziosire la nostra casa.

Come fare una candela fai da te in pochi minuti

Il procedimento è piuttosto semplice. Innanzitutto dobbiamo decidere se scegliere l’olio o la cera. Il primo è sicuramente meno problematico, ma bisogna prestare più attenzione. Il secondo si può ottenere più facilmente. Entrambi, però, sono tremendamente efficaci per quel che riguarda il risultato finale. Andiamo allora a svelare tutti i segreti per ottenere una profumazione intensa e duratura.

È un peccato buttare le bucce di limone quando è possibile riciclarle per creare spettacolari candele profumate

Partiamo da quelle più semplici e veloce da preparare, ovvero quelle a olio. Basterà munirsi di un agrume, possibilmente grande, di olio d’oliva e di un coltello affilato. Tagliamo in due il frutto scelto, per poi rimuovere la polpa in modo accorto, senza intaccare la buccia. Dovremo essere precisi per non andare a danneggiare lo stelo centrale. Esso, infatti, ci servirà come stoppino, quando andremo a riempire la buccia con l’olio d’oliva. Quindi, basterà accenderlo con un fiammifero o un accendino e il gioco è fatto.

Quella di cera necessita di un procedimento più lungo. Innanzitutto dobbiamo sminuzzare le bucce degli agrumi. Tritarle finemente e metterle da parte. Dopodiché dobbiamo scegliere uno stampo, che sia un barattolo o un bicchiere e costruire lo stoppino. Sarà sufficiente un filo di corda da applicare sul fondo con una goccia di cera calda. Poi, ci servirà un bastoncino di legno per tenerlo diritto.

Quindi, dobbiamo mettere la cera d’api o quella di riciclo di altre candele  o lumini, in una pentola. Accendere il fuoco e far sciogliere in maniera lenta, mescolando continuamente, prima di aggiungere le scaglie di limone. Quando il composto sarà completamente liquido, versiamo nel contenitore e lasciamo riposare e solidificare per almeno 12 ore.

Scegliamo, dunque, una delle due preparazioni, ben sapendo che entrambe possono funzionare come ottimi profumatori. E non si possono riciclare solo le bucce di agrumi in autunno, ma anche quelle delle castagne per alcuni utilizzi davvero eccezionali.

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