La piana di Fondi, in provincia di Latina, è conosciuta per dare frutta e verdura a gran parte del Lazio. Il paesaggio si presenta con un mosaico di ambienti, colline, monti, campagne e mare, il Tirreno con le sue spiagge. Vicino ci sono note località come Sperlonga e Terracina e sullo sfondo le isole Pontine. E non sono distanti il Parco nazionale del Circeo e Sabaudia. C’è un borgo, proprio in questo scenario da cartolina, che domina la piana dall’alto del suo piccolo monte cui è abbarbicato, con le case avvinghiate le une alle altre.
Atmosfera medievale e una torre triangolare
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Ecco Monte San Biagio, 6mila abitanti e un centro storico che presenta ancora atmosfere medievali. Se ne parla in documenti del 1099, ma probabilmente la sua nascita è anteriore, quando si chiamava Monticelli ed era un luogo di frontiera, tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Inizia a chiamarsi Monte San Biagio solo nel 1862, per non essere confuso con “altri” Monticelli.
Roccaforte del passato, aveva mura difensive e tre porte di accesso. Nella parte alta ci sono rovine di una galleria a scopo militare e quel che resta di un castello. È a base trapezoidale e forse è stato costruito dai Longobardi: un punto strategico e difensivo, con ancora due torri. Una di queste ha una singolare forma a triangolo ed è una vera particolarità per questo genere di strutture.
È su un monte che domina il mare questo borgo laziale non lontano da Roma famoso per una sua prelibatezza a base di carne di maiale
Passeggiando tra vicoli e piazzette, è quasi d’obbligo fermarsi per osservare il panorama in lontananza, perché Monte San Biagio è un insieme di terrazze panoramiche. Ed ha una caratteristica golosissima. Infatti, è famoso per via di un suo prodotto, ovvero la salsiccia al coriandolo, ottenuta con carne di suino tagliata a mano con il coltello. Nell’impasto ci sono pure peperoncino piccante, pepe rosa dolce, vino moscato di Terracina e naturalmente i semi di coriandolo, resi croccanti al forno. Il tutto è poi affumicato con il fumo di lentisco.
Sulla scia della salsiccia, ci sono poi tutta una serie di insaccati, come guanciale e pancetta: per gli appassionanti del genere, una vera goduria. Non mancano altre chicche per il borgo che è su un monte che domina il mare. Il lago costiero di Fondi, ad esempio, alimentato da ben 20 sorgenti, le cui acque arrivano dai Monti Ausoni. E la sughereta di San Vito: con 300 ettari di estensione, è il regno di sughere contorte e secolari.
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