“I cani hanno i pregi dell’uomo senza possederne i difetti”. Una frase del poeta e patriota inglese George Byron, i cui detti proverbiali troviamo spesso nei famosi cioccolatini. Entriamo nella fase calda dell’estate e ricomincia come ogni anno il gravoso problema dell’abbandono. Le campagne informative che invitano a non adottare per poi lasciarlo legato a un palo o abbandonato per le strade. Chissà cosa penserebbe di noi quel povero essere indifeso che viene lasciato morire per strada. Magari non sarebbero neppure in grado di odiarci, tanto sono fedeli e attaccati all’uomo. Proprio parlando di curiosità legate ai cani, un pool di scienziati avrebbe scoperto cosa pensano di noi i nostri cani. Curiosità e non legge, da prendere come fatto su cui pensare e non come norma certa.
Quanto conta il profumo del padrone
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Primo strumento analizzato per poter esaminare gli affetti del nostro cane, l’odore dei nostri vestiti. Quante volte ci sarò capitato di vederli accucciarsi su un vestito nostro, o, addirittura portarselo nella cuccia. Secondo gli esperti, ecco che il nostro odore e magari il profumo della nostra pelle farebbe scattare la serotonina nei cani. L’ormone della felicità che li farebbe poi scodinzolare, andando a fregarci anche una ciabatta per nasconderla chissà dove.
È straordinario quello che hanno scoperto alcuni scienziati su ciò che i cani penserebbero di noi
Quando riempiamo di baci e coccole il nostro amico, questo spesso ci guarda come se fossimo matti. Atteggiamento assolutamente normale, perché nel Mondo del cane sono manifestazioni di affetto che non esistono. Spesso si infastidiscono e li vediamo scappare via per evitare di essere travolti di baci. Qualcuno addirittura ringhia e borbotta, ma non preoccupiamoci perché è solo il loro modo di dirci che non capiscono tutto ciò. Quando, invece ci leccano loro è per esprimere riconoscenza, oppure se lo fanno a priori, è per cercare di capire il nostro umore in quel momento.
Una mente più sviluppata di quello che sembra
Qualche studio rileva come la mente del cane e la sua memoria siano simili a quelle di un bambino di 6/7 anni. Dagli studi compiuti appare quasi sicuro che il cane sappia leggerci in volto, capendo cosa stiamo trasmettendogli e, regolandosi di conseguenza. Anche se, come ricordano gli esperti, la nostra espressione non sarebbe uno dei fattori fondamentali per il cane che vuole capirci. Conterebbero molto di più il tono di voce e gli atteggiamenti fisici e gestuali. È straordinario quello che hanno scoperto i ricercatori di tutto il Mondo e che riguarda i nostri amici fedeli.
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