Sembrerà incredibile ma non a tutti i clienti degli istituti bancari serve avere un conto corrente per le operazioni che solitamente effettuano. È più la forza dell’abitudine e della consuetudine a indurre molti ad aprire e a sostenere i costi di gestione di un conto. Attualmente si registra inoltre un incremento del 20% circa delle spese annue che pesano sul portafoglio dei clienti storici dei diversi gruppi bancari. Allo stesso tempo si profila anche l’intenzione di aumentare l’importo delle commissioni bancarie anche per le più ordinarie operazioni. Non a caso “Ecco gli sfortunati titolari di conto corrente che spenderanno più soldi per prelevare contanti dal bancomat”.
VI sono tuttavia delle alternative valide al tradizionale deposito in banca che il risparmiatore oculato dovrebbe prendere in seria considerazione. Ciò perché è straordinario quanti soldi si risparmiano a ricevere stipendio o pensione su carta prepagata con IBAN e a chiudere il conto in banca.
Per liberarsi di un pesante fardello di spese che ogni anno contribuiscono alla diminuzione del capitale iniziale basterebbe davvero un’unica, semplice mossa. D’altronde sono davvero innumerevoli i titolari di conto che di anno in anno continuano a pagare spese per servizi e operazioni bancarie a cui non fanno ricorso. Temono che una carta ricaricabile in sostituzione del conto corrente possa in qualche modo impedire o limitare buona parte dell’operatività finanziaria.
È straordinario quanti soldi si risparmiano a ricevere stipendio o pensione su carta prepagata con IBAN e a chiudere un conto in banca
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In realtà esistono vantaggi e svantaggi relativi all’uso delle carte ricaricabili, ma molto dipende dalle esigenze specifiche del cliente. Di sicuro è straordinario quanti soldi si risparmiano a ricevere stipendio o pensione su carta prepagata con IBAN e a chiudere il conto in banca. E ciò soprattutto se l’ammontare dei risparmi da custodire non è rilevante e se si tratta di gestire piccole somme. Particolarmente utile ad esempio nel caso di un risparmiatore con un figlio universitario fuori sede che accredita sulla carta ricaricabile il denaro per le spese.
Fra costi fissi e variabili un conto corrente tradizione comporta l’esborso di un importo annuo che oscilla tra 140 e 340 euro per tutte le spese di gestione. Per avere un’idea più dettagliata dei costi annui si consiglia di consultare l’Indicatore sintetico di costo che riporta le diverse voci di spesa. Al contrario, spende nettamente meno e orientativamente attorno ai 60 euro il cliente che opta per l’apertura di un conto online. Ma a godere del maggior risparmio è senz’altro chi con una manciata di euro decide di attivare una carta prepagata con IBAN. E ciò perché le carte dotate di codice IBAN consentono ampi margini di operatività oltre alla possibilità di effettuare acquisti da negozi online. Alcune carte ricaricabili consentono infatti l’accredito di stipendio o assegno pensionistico, l’emissione di bonifici istantanei e l’addebito automatico delle spese periodiche.
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