Da inizio anno l’indice delle utilities del Ftse Mib sta facendo faville con un rialzo del 9% risultando il migliore davanti a quello delle banche. All’interno di questo paniere poi è sorprendente la posizione di ENEL che dopo un 2022 in sordine ha decisamente accelerato al rialzo.
Quali sono i migliori titoli del settore utilities da inizio anno?
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Questo 2023 è iniziato alla grande per il settore delle utilities visto che con una performance del 9% è il migliore tra tutti i settori del Ftse Mib. In questa speciale classifica precede l’indice delle banche che segue con una performance dell’8,4%.
All’interno del settore i migliori 5 titoli sono ENEL, IREN, SNAM, A2A e TERNA. In particolare, è sorprendente la posizione di ENEL che con un rialzo da inizio anno del 10,47% domina la classifica dei migliori.
Tuttavia, va notato che, nonostante questo strepitoso recupero, nel corso dell’ultimo anno il titolo ha perso oltre il 20%. Dal 2021 in poi, infatti, è iniziata una discesa senza soluzione di continuità che solo adesso sembrerebbe essersi arrestata.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo ENEL
Il titolo ENEL (MIL:ENE) ha chiuso la seduta del 6 gennaio a quota 5,224 euro, in rialzo dello 0,35% rispetto alla chiusura precedente.
Dopo la fase di debolezza seguita al lungo rialzo di 40 sedute consecutive, le quotazioni di ENEL sono nuovamente ripartite al rialzo guadagnando oltre il 10% in una settimana. Da notare che era dal novembre 2020 che sul titolo non si vedeva un rialzo settimanale così importante. Per rendersi conto dell’eccezionalità del rialzo va notato che in tutta la storia borsistica di ENEL solo 3 volte in una settimana c’è stato un rialzo uguale o superiore a quello visto in quella appena conclusasi.
Ci potrebbero, quindi, essere tutti i presupposti per accelerare al rialzo e andare a toccare area 6,3 euro.
Il titolo visto attraverso i suoi fondamentali
Qualunque sia l’indicatore utilizzato, l’analisi attraverso i multipli di mercato restituisce un titolo molto sopravvalutato. Anche il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, restituisce un titolo sopravvalutato.
Solo gli analisti, attraverso le loro raccomandazioni, sono positivi sul futuro di ENEL. Il prezzo obiettivo medio, infatti, esprime una sottovalutazione di oltre il 30%. Bisogna, però, essere prudenti, Non c’è, infatti, una convergenza di vedute tra le diverse raccomandazioni visto che la dispersione è superiore al 20%.