Non è semplice trovare un giusto equilibrio alimentare e dosare con precisione la quantità di frutta e carboidrati da consumare quotidianamente. Tuttavia sarebbe un grave errore bandirli dalla dieta alimentare per timore di superare i valori normali della glicemia e di accumulare chili in eccesso. Conviene al contrario valutare quali frutti e quali cereali privilegiare per non scivolare in una condizione di iperglicemia. “Ecco i 3 tipi di pane con meno calorie e carboidrati e il più basso indice glicemico per chi soffre di colesterolo cattivo e diabete”. Talvolta piuttosto che bandire dalla tavola alcuni alimenti basta cambiare alcune modalità di cottura e conservazione per limitare eventuali effetti nocivi. Del resto è sorprendente come si può abbassare l’indice glicemico di pasta e pane e assumere meno zuccheri della frutta con 3 semplici trucchi.
Ad esempio, proibirsi il consumo di frutta o ridurlo drasticamente significherebbe privare l’organismo di un componente essenziale al regime alimentare. Nonostante la presenza di glucosio, fruttosio e saccarosio, la frutta contiene vitamine, fitochimici e fibre alimentari che svolgono una fondamentale funzione protettiva. Facilitano il transito intestinale, assicurano l’assunzione di acqua, acido folico, vitamina C, riducono la rapidità di assorbimento del colesterolo hanno un alto potere saziante. Sicuramente “È questa la frutta ideale che pochi zuccheri per chi ha il colesterolo cattivo e i trigliceridi alti o valori della glicemia oltre 120mg/dL”
È sorprendente come si può abbassare l’indice glicemico di pasta e pane e assumere meno zuccheri della frutta con 3 semplici trucchi
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La prima strategia consiste nel mangiare la pasta al dente o meglio fredda perché così gli enzimi non aggrediscono l’amido. Ciò significa che l’amido diventa resistente e si trasforma in misura ridotta in molecole di glucosio che provocano l’innalzamento dei livelli glicemici. Lo stratagemma con cui è invece possibile diminuire l’impatto glicemico del pane richiede di tostare le fette o di abbrustolirle per ostacolare l’azione dell’amido. Per quel che riguarda la frutta conviene evitare con scrupolo quella che ha già raggiunto la piena maturazione. Ciò perché dal grado di maturazione dipende anche in misura determinante il carico glicemico dei diversi frutti con un conseguente aumento della quantità di zuccheri.
Approfondimento Sembra incredibile ma basta cenare a quest’ora per 3 mesi per abbassare la pressione alta, la glicemia e il colesterolo LDL
(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)