Nei nostri report sui mercati azionari americani abbiamo sempre mostrato il frattale previsionale per ciascun anno solare e mostrato il suo confronto con l’andamento reale delle quotazioni riscontrando un’eccezionale correlazione esempio storico di come possa essere utilizzato il frattale previsionale è quello riportato nell’articolo dell’ottobre del 2007 quando scrivevamo Wall Street: La storia dice Tempesta all’orizzonte. Cosa sia successo dopo sui mercati è ormai storia.
E se il frattale previsionale sui mercati azionari americani avesse ancora un volta ragione?
Lo scenario previsto è quello mostrato nella figura seguente. In questo caso, quindi, ci aspetta una prima parte dell’anno al ribasso prima di una ripartenza al rialzo.
In quest’ottica, quindi, chi volesse aprire posizioni rialziste di lungo periodo farebbe bene ad aspettare tempi migliori prima di entrare in acquisto.
Come scritto in un precedente report, che inizio anno sia all’insegna della debolezza si evince anche dalla probabilità, calcolata sugli ultimi 20 anni, che un mese abbia chiusura mensile superiore all’apertura. Il mese di gennaio, infatti, insieme a quello di giugno presenta la più bassa probabilità che il mese possa chiudere al rialzo.
E se il frattale previsionale sui mercati azionari americani avesse ancora un volta ragione? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del giorno 7 gennaio a quota 36.231,66 in ribasso dello 0,01% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al ribasso dello 0,29%.
Time frame giornaliero
Dopo la settimana appena conclusasi lo scenario di breve per il Dow Jones potrebbe volgere al peggio. Dopo il raggiungimento del I obiettivo di prezzo in aera 36.848,3, infatti, le quotazioni hanno invertito al ribasso andando a chiudere sotto il primo ostacolo, area 36.370,33, lungo il percorso ribassista che porta in area 35.500. Qualora, poi, il ribasso dovesse proseguire oltre questo supporto, allora le quotazioni si dirigerebbero verso la massima estensione in area 32.380.
La ripresa del rialzo, invece, passa per l’immediato recupero di area 36.848,33. In questo caso le quotazioni potrebbero dirigersi verso il II obiettivo di prezzo in area 39.031, prima, e poi verso la massima estensione rialzista in area 41.210.
Time frame settimanale
Anche sul settimanale la proiezione rialzista (linea tratteggiata) ha raggiunto il suo I obiettivo di prezzo (area 36.960) e, quindi, potrebbe andare incontro a un ritracciamento che potrebbe arrivare almeno fino in area 34.393,91 (I obiettivo di prezzo). In questo caso la massima estensione della proiezione ribassista in corso (linea tratteggiata) si trova in area 29.276,51.
Da notare un aspetto molto preoccupante che non bisogna trascurare. Dopo aver segnato un nuovo massimo storico, le quotazioni hanno chiuso sotto la chiusura della settimana precedente. Sicuramente non quello che si chiamo un segnale incoraggiante.
La rottura della resistenza in area 36.960, invece, farebbe scattare il raggiungimento degli obiettivi rialzisti indicati in figura. Notiamo