Destino strano quello di Maire Tecnimont che da mesi, ormai, è il titolo più shortato a Piazza Affari. Eppure, nonostante questo fardello, il titolo ha recuperato dai minimi dopo il crollo scattato a seguito della guerra tra Russia e Ucraina e le sanzioni. Adesso, però, e se i venditori fossero sul punto di prendere il sopravvento?
Il portafoglio ordini della società continua a crescere
Indice dei contenuti
Prima dello scoppio della guerra, il portafoglio ordini di Maire Tecnimont era abbastanza sbilanciato verso la Russia. Il 17% delle commesse, infatti, arrivava dal Paese di Putin. Ecco, quindi, spiegato il forte crollo che ha subito il titolo tra febbraio e marzo quando ha perso oltre il 50%.
L’azienda, però, è stata molto resiliente alle avversità e ha recuperato sia in Borsa, circa +50% dai minimi, che in termini di nuove commesse. Proprio recentemente l’azienda, attraverso alcune sue controllate, si è aggiudicata nuovi contratti per un valore complessivo di circa 280 milioni di dollari. I contratti sono stati aggiudicati da clienti internazionali principalmente in America del Nord ed America Latina, Africa ed Estremo Oriente.
Ecco quanto ha dichiarato l’amministratore delegato Alessandro Bernini:
Questi nuovi contratti a valore aggiunto e a più alto margine consolidano ulteriormente la posizione del nostro gruppo sul mercato globale della trasformazione delle risorse naturali e sono un’ulteriore prova della resilienza del nostro modello di business technology-driven.
E se i venditori fossero sul punto di prendere il sopravvento? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Maire Tecnimont (MIL:MT) ha chiuso la seduta del 22 dicembre a quota 3,138 euro, in rialzo dell’1,10% rispetto alla chiusura precedente.
Dopo avere recuperato circa il 50% dai minimi annuali, da metà novembre in poi il titolo è andato incontro a una fase laterale ribassista che di fatto ha cristallizzato le quotazioni poco sopra area 3 euro.
Con il forte recupero intraday del 20 dicembre e il rialzo nella seduta successiva, però, sembrava che la situazione si fosse sbloccata e le quotazioni finalmente fossero ripartite al rialzo. La seduta del 22 dicembre, però, ha rimescolato un po’ le carte. Il titolo, infatti, dopo un bell’allungo rialzista, ha ritracciato chiudendo sui minimi di seduta. A questo punto le prossime sedute saranno decisive per capire da che parte potrebbero muoversi le quotazioni.