È questo il sorprendente motivo per cui molti portano in tasca dei fiammiferi durante le passeggiate in montagna, nei boschi o nei prati

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Quest’estate 2022 ha visto un aumento considerevole di danni da puntura di zecca. Le zecche diffondono una malattia pericolosa chiamata Morbo di Lyme.

Pochi conoscono questa patologia che viene trattata con antibiotici e potrebbe necessitare anche di somministrazione di cortisonici.

È una malattia infettiva di natura batterica e potrebbe indurre sintomi come rush cutanei, febbre e spossatezza. Possono verificarsi anche manifestazioni tardive a livello osteo articolare e neurologico.

È questo il sorprendente motivo per cui molti portano in tasca dei fiammiferi durante le passeggiate in montagna, nei boschi o nei prati

La zecca deve essere infetta per indurre la malattia nell’uomo. Per appurare se si è contratta la malattia ci si può sottoporre ad esami del sangue specifici ma occorre aspettare. La comparsa degli anticorpi per il batterio Borrelia non si palesano immediatamente. È meglio comunque proteggersi. Innanzitutto se si fanno delle passeggiate in luoghi a rischio è bene indossare abbigliamento coprente, aderente e chiaro, così da individuare meglio eventuali zecche. Al rientro sarebbe opportuno liberarsi degli abiti all’aperto e scrollarli in maniera decisa prima di portarli in casa. Ma si può provare anche un metodo conosciuto da pochi per allontanare questi pericolosi insetti.

Qualora ci dovessimo accorgere della presenza di una zecca conficcata nella nostra pelle saremmo indotti ad afferrare l’insetto per estrarlo. In questo modo però rischiamo che la testa resti all’interno della cute e la zecca inietti la sua saliva infetta. La testa infatti potrebbe restare nella pelle seppure si abbia l’impressione di averla eliminata. Così il rischio di infezione è alto.

Come eliminarle dal nostro corpo e dai nostri abiti

Sembra incredibile ma un fiammifero potrebbe salvarci. La zecca va matta per il sapore dello zolfo umido. Se ci accorgessimo quindi di avere una zecca conficcata nella pelle basterebbe inumidire la testa del fiammifero e disegnare dei cerchi attorno alla puntura. Lasciando il fiammifero accanto alla puntura in pochi secondi la zecca tirerà fuori la testa e potrà essere facilmente rimossa senza conseguenze. Quindi è questo il sorprendente motivo per cui dovremmo portare in tasca i fiammiferi durante le passeggiate nella natura. Se non dovessimo avere un fiammifero dovremo estrarre la zecca con una pinzetta o con le dita facendo attenzione a prenderla il più vicino possibile alla pelle. Solo così avremo la possibilità di eliminare anche la testa.

Il batterio Borrelia verrebbe trasmesso all’uomo solo se la zecca resiste alcune ore all’interno del nostro corpo. Quindi è importante la tempestività con cui si interviene.

Indossare indumenti aderenti potrà aiutare a non far penetrare eventuali zecche all’interno.

Esistono anche degli indumenti trattati con sostanze antizecche contenenti permetrina. Tuttavia non è chiaro se si tratti di sostanze che possono essere cancerogene se assorbite dalla pelle.

Ci si può ungere la pelle con degli oli essenziali a base di eucalipto o di lavanda perché pare siano fragranze poco gradite da questi insetti.

In ogni caso è bene osservare la pelle al rientro, specialmente nelle pieghe delle ginocchia, dell’inguine e delle ascelle.

Approfondimento

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