La carta stagnola ha subito negli ultimi anni diverse critiche sui danni che può causare alla salute umana. Difatti, numerose ricerche hanno dimostrato che a contatto con elevate temperature questo particolare tipo di carta rilascia nei cibi l’alluminio, che può intossicare l’organismo.
Si tratta di un metallo leggero che troviamo un po’ dappertutto, dai prodotti cosmetici ai farmaci, meno normale però è trovarlo negli alimenti. Un accumulo nel nostro corpo potrebbe comportare gravi conseguenze soprattutto per chi soffre di problemi renali, dato che i reni sono deputati all’espulsione degli scarti.
Nonostante queste precisazioni, non dobbiamo rinunciare del tutto alla carta stagnola. Basta tenere a mente alcune regole fondamentali e potremo continuare ad utilizzarla.
È questo il modo di utilizzare la carta stagnola che non danneggia la nostra salute e conserva perfettamente gli alimenti
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La carta stagnola si presta a diversi usi, come quello di cui abbiamo parlato in un precedente articolo (link qui) a proposito della lavatrice. Riuscendo ad attrarre l’elettricità statica, i fogli di alluminio evitano che i nostri indumenti si induriscano e si stropiccino durante il lavaggio.
E in cucina?
Gli esperti raccomandano di non utilizzarla a contatto con le alte temperature, come all’interno del forno o del microonde. Anche gli ambienti umidi possono risultare rischiosi, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno.
Ecco quindi che il modo migliore per conservare i cibi con la carta stagnola è all’interno del frigorifero e per non più di alcuni giorni. Se si tratta di cibi che si deteriorano facilmente, il problema non si pone. Invece, per quelli in grado di resistere a lungo, si consiglia di non superare comunque una settimana da quando li si avvolge nella stagnola.
Non solo conservazione, attenzione a questo dettaglio importante
È questo il modo di utilizzare la carta stagnola che non danneggia la nostra salute e conserva perfettamente gli alimenti, ma non è tutto.
L’alluminio non è presente soltanto nei fogli che tutti conosciamo e siamo soliti acquistare al supermercato. Non si dimentichi infatti che lo si trova anche nelle pentole e nelle padelle che usiamo tutti i giorni per cucinare. Ecco quindi che è importante evitare di graffiarle o danneggiarle al loro interno perché potrebbero rilasciare sostanze tossiche per la salute durante la cottura.