Si fa presto a dire investimento se prima non si considerano tutti gli elementi che direttamente o meno lo determinano. Uno riguarda la struttura dei rendimenti, variabile da caso a caso. Può essere fisso e costante, variabile, o fisso e crescente come nel caso del BTP Futura o dei prodotti del risparmio postale. Al riguardo, è questo il buono fruttifero postale il cui tasso di interesse nominale annuo è del 6,31% dal decimo al dodicesimo anno di vita.
Altrettanto cruciali si rivelano, ai fini della valutazione complessiva di un prodotto, altri parametri spesso considerati come secondari. Pensiamo alla solidità (rating) dell’emittente, il rischio prodotto, la durata, le spese dirette e indirette da sostenere, etc. Solo dalla completa ponderazione di tutti questi elementi ne può discendere un giudizio obiettivo sullo strumento in esame.
Le caratteristiche principali del bfp 3×4
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Tra i prodotti d’investimento sul reddito fisso più amati dal piccolo investitore rientrano quelli del risparmio postale. Il riferimento è tanto alle offerte Supersmart sull’omonimo libretto postale (oggi anche al 4%) quanto ai buoni fruttiferi postali (BFP).
La prima soluzione risponde alle esigenze di investimento a breve termine. La seconda, invece, allarga l’orizzonte temporale al medio-lungo periodo. Nel tempo l’emittente plasma di continuo la sua offerta alle dinamiche del mercato e rende disponibili prodotti con durate, caratteristiche e condizioni differenti.
Il buono fruttifero 3×4 rientra tra i prodotti del lungo termine. Prevede 4 trienni distinti per complessivi 12 anni di durata totale. Tuttavia, al pari degli altri buoni l’emittente consente il rimborso anticipato, sempre entro i termini di prescrizione. Il risparmiatore riceve il capitale iniziale sottoscritto più gli interessi netti dei soli trienni conclusi.
Al riguardo, i BFP non hanno costi di sottoscrizione, mantenimento annuo e rimborso finale o anticipato. Le uniche eccezioni sul fronte spese riguardano il capitolo Fisco. La ritenuta fiscale sugli interessi è al 12,50% mentre l’imposta di bollo si paga nei modi, tempi e forme previste dalla Legge.
È questo il buono fruttifero postale il cui tasso di interesse nominale annuo è del 6,31% dal decimo al dodicesimo anno di vita
Veniamo ora ai rendimenti, che l’emittente ha previsto essere fissi e crescenti all’aumentare del periodo di possesso del buono.
Il rendimento annuo lordo a scadenza, cioè al termine del 12° anno di vita, è del 3,25%, il 2,90% netto.
Sarebbero inferiori, invece, se il buono venisse rimborsato al termine di uno dei trienni precedenti. Più precisamente, essi sarebbero pari:
- 1,25% lordo (1,12% netto) al compimento del 3 anno;
- 1,75% e 1,54% lordo e netto al termine del 2° triennio (e quindi dal 1° al 6° anno di vita del buono);
- 2,25% lordo e 1,99% netto al compimento del 9° anno (dal 1° al 9° anno);
- 3,25% e 2,90% lordo e netto a scadenza, per ciascuno dei 12 anni di detenzione del prodotto.
Arriviamo infine alla Tabella C (fonte: Fogli Illustrativi) della scheda prodotto del buono 3×4. Essa illustra quali sono i tassi nominali annui per ognuno dei 3 periodi di possesso del titolo:
- 1,25% lordo dal 1° al 3° anno;
- 2,25% lordo dal 4° al 6° anno;
- 3,26% lordo dal 7° al 9° anno;
- 6,31% lordo dal 10° al 12° anno.