La pensione di vecchiaia è prestazione utilizzata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori. Anche se richiede il compimento dei 67 anni, a livello contributivo necessita solo di un minimo di 20 anni di contributi. Proprio per il fatto di richiedere un requisito contributivo così modesto permette l’accesso alla quiescenza ad una platea molto ampia di lavoratori. Anche a coloro che hanno deciso di non prestare l’attività per tutta la vita adulta. Non tutti sanno, però, che è possibile andare in pensione di vecchiaia un anno prima a determinate condizioni che andremo ad illustrare di seguito.
Le donne sono state maggiormente penalizzate dalla Legge Fornero
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Prima dell’introduzione, nel 2012, della Legge Fornero il pensionamento richiedeva requisiti profondamente diversi per uomini e donne. Le donne potevano accedere, ad esempio, alla pensione di vecchiaia con un età anagrafica inferiore di 5 anni. Fino al 1992, infatti, le donne avevano bisogno solo di 56 anni per pensionarsi mentre per gli uomini erano richiesti 61 anni. Con il passare degli anni e con l’attuazione delle diverse riforme previdenziali l’età anagrafica per l’accesso è aumentata. Pu rimanendo invariati i 5 anni di differenza tra i due generi.
Ma dal 2012 alle donne sono richiesti almeno 62 anni per potersi pensionare, requisito che negli anni seguenti continua a salire. Per adeguarsi, infine a quello richiesto agli uomini. Oggi sia per gli uomini che per le donne sono necessari i 67 anni per avere il trattamento di vecchiaia ordinario.
È possibile andare in pensione di vecchiaia un anno prima a 66 anni anche senza invalidità e Legge 104
La Legge 335 del 1995, conosciuta anche come Legge Dini, contiene una tutela per le donne che hanno avuto figli. Agevolazione ancora in vigore e che è possibile sfruttare. Si tratta di uno sconto sull’età anagrafica di accesso alla pensione di vecchiaia di 4 mesi per ogni figlio avuto. Con un limite massimo di 12 mesi per le donne che hanno dato alla luce (o adottato) 3 o più figli.
Per vedersi riconoscere lo sconto anagrafico è necessario ricadere nel sistema contributivo e, quindi, aver versato il primo contributi a partire dal 1 gennaio 1996. In alternativa è possibile beneficiarne anche qualora si opti per un computo in Gestione Separata dei propri contributi.
Di fatto, quindi, le donne potranno accedere alla pensione di vecchiaia se in possesso di almeno 20 anni di contributi a:
- 66 anni e 8 mesi se hanno avuto un solo figlio;
- 66 anni e 4 mesi se hanno 2 figli;
- in caso di 3 o più figli l’età scende a 66 anni.
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