“Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?”, frase famosissima che bimbe e bimbi imparano sin da piccoli. A pronunciarla è la regina di Biancaneve che chiede allo specchio magico chi sia la più bella donna in tutto il regno. In quel caso lo specchio ha risposto, ma se facessimo noi questa domanda al nostro specchio di casa? Quale sarebbe la risposta?
Il filtro del cervello sul riflesso dello specchio
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Lo specchio che abbiamo a casa riflette la realtà. Quando ci si trova davanti allo specchio ci si può sentire belli o meno belli, ma il sentimento che si ha non è reale, ma è filtrato. Ebbene sì, perché l’occhio con cui si guarda la nostra immagine riflessa non è obiettivo. Ma è comunque collegato al cervello che trasforma l’immagine riflessa in piacevole o no.
Motivo per cui magari prima di uscire ci si guarda allo specchio belli e sicuri e poi magari guardando le foto l’idea cambia completamente. Oppure magari ci si guarda allo specchio e quel giorno ci sente meno belli, ma in foto si è stupendi. Ma quindi è più vero il riflesso di noi allo specchio o una nostra foto?
La temibile fotocamera
Nell’era digitale, delle fotocamere interne e di Instagram il selfie è d’obbligo. Spesso quando si scatta una foto, ma soprattutto quando qualcuno ci scatta una foto il risultato che si ottiene è un altro. A volte peggiore, a volte migliore, dipende molto ovviamente dalla posa, dall’inquadratura e dal fotografo. Quello che però sicuramente una fotocamera fa è catturare l’attimo, senza i filtri del cervello.
La fotocamera cattura un momento che poi non ci sarà più. La fotografia è un’arte visiva molto complessa, e la sua complessità spesso sta proprio nella sua verità. Perché una foto non mente. Quindi è più vero il riflesso di noi allo specchio o una nostra foto? Be’ la risposta è la foto, perché la fotocamera non trasforma l’immagine, la propone così com’è. Forse a volte cruda, ma spesso reale.
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