Diciamolo pure. Dal punto di vista contestuale partirebbe svantaggiata. Nasce in un paese che è a Sud Ovest della Colombia, che in realtà è un villaggio. Di discendenza africana, nera che più scura non si può e per giunta donna in un Paese che non è certo noto per la lotta alla conquista della parità. Eppure diventa vice presidente della Colombia.
Si chiama Francia Marquez e ha solo 40 anni.
Simbolicamente non possiamo che leggere l’esito delle elezioni colombiane come la rivalsa africana. Per giunta femminile. Giusto per fare memoria del fatto che nel difficile disequilibrio mondiale, che stiamo vivendo, non ci sono solo Russia, Cina e Stati Uniti, ma anche altro. Molto altro.
Da dove arriva
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Intanto capiamo la «formazione» umana e professionale di Francia Marquez, al trono di vice presidente dal 19 giugno scorso. È nera e imponente e determinata ma non lo fa pesare all’interlocutore.
Un’infanzia difficile, come spesso accade, da quelle parti. La signora Francia nasce da una mamma levatrice, contadina e minatrice. Il papà è agricoltore, operaio e minatore anche lui. Lei, sin da ragazzina, lavora come badante. Ma non basta. Perché lavora anche all’interno di una miniera d’oro.
Diventa mamma a soli 16 anni, porta avanti gravidanza e maternità tutta sola. Lungi dal piangersi addosso, si mette sui libri. Studia e si laurea come Tecnico Agrario e ancora dopo in Giurisprudenza. Non contenta s’interessa anche di scrittura creativa.
Ed è nera, imponente e determinata, ma sembra leggera perché fondamentalmente libera. Rispetto al percorso di studi, potrebbe sembrare una persona dalle idee poco chiare rispetto ad obiettivi e sogni sul proprio futuro.
E questo aspetto, per così dire multitasking, del percorso accademico, la accomuna molto alla carriera universitaria di Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. La nostra leader europeista infatti si iscrive alla facoltà di Archeologia ma si laurea in Medicina.
È nera e imponente e determinata ma non è Naomi Campbell la donna che attira l’attenzione di tutto il Mondo
Potrebbe pure scalzare l’ambientalista Vanessa Nakate, la giovane attivista per la lotta contro il cambiamento climatico. Francia Marquez, infatti, negli anni non molla mai la sua battaglia per i Diritti Umani e per l’ambiente, simbolo di rivalsa contro il razzismo imperante. Così vince e si pone a fianco del Presidente Gustavo Petro.
Un esempio per la politica dei Palazzi ovattati. Modello di un trionfo che arriva dal cammino faticoso della vita che la gente, in Colombia, riconosce e premia.
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