È meglio avere una cucina separata oppure unita al soggiorno se vogliamo valorizzare la casa?

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È un dibattito sempre acceso quello riguardante i pro e i contro dei soggiorni con cucina a pianta aperta rispetto alle tradizionali cucine indipendenti. Gli esperti sono divisi e a fare la differenza alla fine è il gusto dei proprietari che sposano ora una ora l’altra possibilità. È meglio avere una cucina separata o scegliere l’open space?

Abbiamo ereditato una casa con la cucina indipendente o dobbiamo rimettere a posto un open space. Cosa fare? Molti proprietari in Italia preferiscono abbattere i muri e aprire gli spazi perché pensano che sia più facile socializzare in famiglia quando si pranza o si guarda la tv. Questa scelta è in grado di modificate totalmente il modo in cui viviamo la casa.

Chi è abituato ad avere la cucina indipendente si chiede come sarebbe avere un open space, con l’odore di cibo dappertutto e il disordine che rimane quando non abbiamo voglia di sistemare i piatti. Optare per un open space significa ribellarsi alla moda dei giorni nostri che prevede la presenza di più stanze ma tutte piccole. Il consiglio che gli esperti di interior design danno è di aprire gli spazi ma ricavare un piccolo ripostiglio in cui inserire la lavatrice e tenere la spazzatura.

La scelta degli elettrodomestici varia notevolmente con l’open space

È necessario che una delle caratteristiche più importanti della tecnologia della casa sia quella di essere silenziosa. La cappa della cucina dovrebbe essere proporzionata alle dimensioni della stanza. Non bastano le finestre per far uscire gli odori, è necessario un moderno estrattore che tenga il grasso della cucina lontano dagli arredi per non rovinarli. La tentazione da cui dovremmo scappare è quella di inserire una tv in cucina, con l’open space sarebbe ridondante e rovinerebbe il motivo principale per cui lo spazio aperto dovrebbe essere scelto. Cioè la socialità.

Azzardare con stile

È meglio avere una cucina separata rispetto al soggiorno? Non è necessario, con una porta a vetri ormai possiamo avere entrambe le cose. Chiudendo avremmo il disordine della cucina sotto controllo, aprendo avremmo il nostro spazio aperto. Se desideriamo abbattere i muri e aprire, le regole da seguire sono diverse.

Integrare la cucina al soggiorno è ormai un’opzione comune nella stragrande maggioranza delle case ristrutturate. La prima cosa che si fa per unire cucina e soggiorno è quella di includere un’apertura al muro per mantenere separati i 2 ambienti quando ne abbiamo bisogno.

L’opzione open space con chiusura è la più versatile di tutte e piace a chi sta rimodernando la casa

Chi ama osare estende l’apertura a metà altezza e installa un american bar con sgabelli ed elettrodomestici nel piano. Quello diventa di solito il posto preferito della casa, si fa colazione, si legge il giornale o si pranza velocemente come se fossimo in un vero bar. Spesso chi sceglie questa opzione aggiunge un frigo americano di fianco alla porta per ottimizzare lo spazio e avere un oggetto davvero prezioso. La porta scorrevole a vetri ci permetterà di decidere quando vogliamo chiudere la cucina o quando vogliamo tenerla aperta per avere uno spazio più grande, ricco di luce e con una buona circolazione dell’aria.

È meglio avere una cucina separata oppure tanto spazio da sfruttare?

Le porte a vetro scorrevoli sono il modo migliore oggi per integrare la cucina con il soggiorno. Le porte scorrevoli sono di vetro e ferro se prevediamo che la maggior parte delle volte rimarrà aperta. In questo modo la porta può essere sfruttata anche come vetrina, cristalliera, libreria.

Può capitare che tra cucina e soggiorno ci sia uno spazio o una piccola stanza di mezzo. Se la stanza è attigua alla sala da pranzo possiamo integrarlo nell’open space e avere una maggiore apertura. Se si trova su un altro lato della casa allora possiamo utilizzarla come ripostiglio o per avere un bagno in più.

I 2 ambienti possono essere separati anche attraverso mobili a mezza altezza, sedie o tappeti, ma anche attraverso una cucina isola per guadagnare comunque un piano di lavoro anche con lo spazio aperto. Nelle case piccole di solito si utilizzano una o due pareti perimetrali per mettere in linea gli elementi della cucina passando poi a quelli della stanza con schermi piatti, impianti stereo o surround o semplicemente dei quadri.

 

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