Archiviato il 2021, è tempo di bilanci per il nuovo anno (ma anche di cogliere alcune opportunità fiscali). Non sempre tuttavia si tratta di risultati positivi, qualunque sia la sfera della vita presa a riferimento.
Prendiamo il caso di un risparmiatore con una grossa liquidità depositata in conto corrente nel 2021. In tal modo, avrà pensato che i soldi sarebbero stati al sicuro e lontani da pericoli. Niente di più distante dalla realtà. Infatti è incredibile quanto valgono 100.000 euro depositati su conto corrente bancario a inizio 2021.
L’inflazione media nel 2021
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Calcoliamo qual è stata l’inflazione media nel corso del 2021. Per farlo utilizzeremo i dati ufficiali ISTAT comunicati mensilmente. L’unica particolarità riguarda il dato di dicembre: è ancora provvisorio e quindi da confermare. Dunque l’inflazione media annua relativa ai 12 mesi è stata pari a: [(0,4 + 0,6 + 0,8 + 1,1 + 1,3 + 1,3 + 1,9 + 2 +2,5 + 3 + 3,7 + 3,9) : 12 mesi] = 1,875%, che possiamo approssimare a 1,90%.
Gli altri costi che ha sopportato questo correntista nel 2021
Oltre all’inflazione, che potremmo definire il costo che non si vede ma si subisce, ci sono altre 3 voci di costo da considerare.
Abbiamo anzitutto l’imposta di bollo, pari a 34,20 euro annui, ma pagati a ogni trimestre. Al riguardo abbiamo visto come non pagarla impiegando i propri soldi.
Poi abbiamo i costi di tenuta conto (quello bancario tradizionale) che la recente indagine di Banca d’Italia ha stimato in 90,90 euro medi. Tuttavia, lo studio attiene ai dati del 2020, quando l’inflazione era negativa. In attesa di scoprire i costi medi 2021, stimiamoli arbitrariamente in 100 euro tondi.
Infine c’è il costo opportunità, ossia il costo della prima alternativa alla quale si rinuncia in conseguenza di una scelta. Stimeremo tra poco anche questo costo.
Quanto valgono 100.000 euro dopo 12 mesi?
Vediamo quindi quanto valgono il 1° gennaio 2022 100mila euro depositati in banca 365 giorni prima. Abbiamo anzitutto i 1.900 euro circa persi in termini di potere d’acquisto. Precisiamo che questi soldi non si pagano nel concreto, ma stimano la perdita di valore che subiscono i soldi nel tempo.
Poi abbiamo circa 134,20 euro di altre uscite effettive, tra spese di tenuta conto e l’imposta del Fisco. A spanne, la perdita ammonta a 2.000 euro, l’equivalente di un buon stipendio.
Il Lettore potrebbe sostenere che si tratta di un costo “sopportabile”, se si pensa ai vari casi di risparmio tradito avuti nel corso degli anni. Un pensiero condivisibile solo in parte, giacché risulta beffardo dover prima lavorare per risparmiare per poi veder volatizzare i propri soldi.
È incredibile quanto valgono 100.000 euro depositati su conto corrente bancario a inizio 2021
A questo punto, facciamo una rapida stima del costo opportunità. Ipotizziamo che la prima possibilità sia data dal buono ordinario, garantito al 100% e rimborsabile in qualunque momento.
Al termine del primo anno il rendimento è dello 0,05%, cioè 43,75 euro netti di guadagno perso. Anche questi costi andrebbero aggiunti ai 2mila e passa di cui sopra.
Ipotizziamo di scegliere adesso un conto deposito vincolato a 1 anno al tasso lordo dell’1%. Risparmieremmo i soldi di tenuta c/c oltre al guadagno netto di circa 700-750 euro, a seconda delle condizioni poste dal nostro intermediario.
In definitiva, la preferenza per la liquidità costa molto più di quanto si possa immaginare.
Approfondimento
Ecco quanto costa cambiare conto corrente per risparmiare anche senza pagare l’imposta di bollo.