Conviene controllare con una certa frequenza i valori della pressione, soprattutto quando si superano i 40 anni di età. E in particolare occorre tenere a bada quella sistolica, ovvero la pressione massima che il sangue raggiunge per circolare nell’organismo. Meglio dunque informarsi per sapere “Quanto deve essere alta la pressione minima e massima e come abbassare i valori in 5 minuti”. Altrettanto importante è l’acquisizione di alcune abitudini quotidiane che richiedono lo svolgimento di attività motoria e la cura della dieta alimentare. Attenzione dunque anche alle bevande e in particolare a caffè, thè, alcolici, superalcolici e vino che provocano la dilatazione dei vasi sanguigni. Del resto, è incredibile quanto la caffeina fa alzare i valori della pressione arteriosa e quanti caffè può bere chi soffre di ipertensione.
Le bevande da evitare
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Di sicuro è più semplice rinunciare a consumare bevande alcoliche ogni giorno e concedersi un bicchiere di birra o di liquore dolce o secco nel fine settimana. Preme sottolineare comunque che piccole dosi di vino durante i pasti principali possono avere una funzione protettiva sulla salute del miocardio e dei vasi sanguigni. Si registra invece un aumento della pressione in chi eccede nel consumo di alcolici e assume quantità eccessive di etanolo.
La dose quotidiana di etanolo non dovrebbe essere superiore ai 30 grammi che corrispondono ad esempio a 700ml di birra o 250 ml di vino. Anche l’assunzione di sostanza eccitanti richiede molta moderazione da parte di chi tende ad avere crisi ipertensive. D’altronde è incredibile quanto la caffeina fa alzare i valori della pressione arteriosa e quanti caffè può bere chi soffre di ipertensione.
È incredibile quanto la caffeina fa alzare i valori della pressione arteriosa e quanti caffè può bere chi soffre di ipertensione
Non si sono pareri unanimi sull’incidenza che la caffeina ha nel provocare un innalzamento del livello della pressione arteriosa. Secondo i parametri stabiliti dalle linee guida ESC/ESH è alta la pressione che presenta valori superiori a 140/90 mmHg. Insieme al thè, agli alcolici e ai superalcolici, il caffè o qualunque sostanza che contiene caffeina dilata i vasi sanguigni e potrebbe far aumentare la pressione.
La pressione si alza a causa della caffeina e gli effetti della bevanda eccitante si protraggono per circa 30 minuti provocando un aumento di 5/10 punti. Non in tutti i soggetti il consumo di caffè provoca un innalzamento dei valori per cui conviene aspettare mezz’ora per misurare la pressione. Se si riscontrano almeno 5 o 10 punti in più sui consueti livelli pressori allora conviene limitare l’assunzione di caffeina a 2 caffè al giorno.
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(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)