Il mondo dell’arte è ricco di storie incredibili e ancora poco note, di artisti misconosciuti che incontrano la fama solo dopo la morte. Storie tragiche o felici, ma spesso molto movimentate ed incredibili. Oggi vogliamo parlare di una storia molto particolare, che coinvolge la vita di uno dei più apprezzati pittori italiani nel Mondo.
Esposto nei principali musei esteri, ciò non accadde in Italia, prima di quest’anno.
Ecco perché è incredibile ma questo pittore italiano amatissimo nel Mondo risale ora agli onori della cronaca.
Un movimento culturale ed artistico riscoperto
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Nella seconda metà del Novecento una corrente artistica innovativa ha segnato la storia dell’arte. Si tratta del Surrealismo, portato in auge da Ernst, Leonora Carrington, De Chirico e molti altri. Dopo gli orrori della guerra l’arte ha voluto dare un taglio alle mostruosità creando un mondo coloratissimo e onirico, ricco di suggestioni inconsce.
Il pittore, di cui parliamo oggi, faceva parte di questo movimento e ha donato tra i quadri più spettacolari. Stiamo parlando di Fabrizio Clerici, grande pittore e scenografo milanese di nascita e romano d’adozione. Dopo gli studi in architettura, Clerici incontra Alberto Savinio , che lo influenza nella sua estetica pittorica. Amico della pittrice italiana Leonor Fini, ha anche lavorato in teatro come scenografo e costumista collaborando con grandi registi italiani come Strehler e Fellini.
È incredibile ma questo pittore italiano amatissimo nel Mondo è ancora poco noto al grande pubblico
Durante la sua carriera ha conosciuto un grande successo in Italia e nel Mondo. Insignito della Legion d’onore in Francia, ha avuto l’onore di essere esposto dal Giappone al Brasile, dagli Stati Uniti al Regno Unito. In Italia, però, questa figura prominente è rimasta marginale e riservata agli appassionati ed agli esperti.
Ora che nel 2022 l’Italia è piena di mostre dedicate ad artisti poco conosciuti, anche il grande pubblico può conoscere la figura di Clerici. Alla Biennale di Venezia e nelle mostre collaterali viene dato per esempio grande spazio al surrealismo e alle figure meno note.
Allo stesso tempo, un museo come la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma propone una mostra personale dal titolo “L’atlante del meraviglioso”. La retrospettiva in questione cerca di portare al grande pubblico questa figura così eclettica e poco nota.
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