Inflazione, caro energia e guerra in Ucraina stanno mandando alle stelle la spesa per uno degli alimenti base degli italiani, il pane. La famiglia media fa fatica a quadrare i conti: gli stipendi restano fermi mentre salgono i prezzi in generale.
Vediamo quali sono i prezzi medi del pane rilevati in varie città d’Italia e quanto costa produrlo in casa. Solo così potremmo stabilire se c’è convenienza o meno a prepararlo tra le mura domestiche. Anticipando in parte la conclusione, è incredibile ma con una spesa di 100 euro si ottengono forti risparmi su questa voce di spesa.
La questione prezzi
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Una manciata di giorni fa Assoutenti ha calcolato il prezzo medio del pane nelle principali città dello Stivale. A grandi linee, i rialzi sono più marcati soprattutto nelle aree urbane del Centro-Nord. Il prezzo in assoluto più alto del pane fresco si è toccato a Ferrara, 9,80 euro/kg, mentre il prezzo medio si attesta a 5,31 euro. Seguono Forlì e Venezia, con prezzi massimi pari a 9 e 8,50 euro/kg e quotazioni medie pari rispettivamente a 4,37 e 5,52 euro/kg.
Ancora oltre abbiamo Bolzano (6,50 prezzo massimo e 5,51 euro/kg prezzo medio), Ancona (6,5 e 4,1 euro/kg), Bologna (6,40 e 4,80 euro/kg) e Macerata (6,40 e 3,97 euro/kg). A Milano, Bari, Reggio Emilia e Udine il prezzo massimo registrato si è fermato a 6 euro/kg. Quelli medi, invece, spaziano dai 4,34 di Milano ai 2,90 euro/kg di Bari.
Le province più economiche sono quelle di Napoli (2 euro/kg quello massimo), poi Cosenza e Benevento (rispettivamente 2,50 e 2,65 euro/kg).
È incredibile ma con una spesa di 100 euro una famiglia arriva a risparmiare centinaia di euro l’anno sul pane
Secondo alcune analisi, si stima che in Italia in media si consumano 60 kg di pane a testa, ossia circa 1,15 kg a settimana. Pertanto una famiglia media di 3-4 persone consumerebbe 3,45-4,60 kg a settimana. Ipotizzando un prezzo medio nazionale di 3,80 euro al kg, servirebbero circa 15 euro a settimana (60 euro al mese e più di 700 in un anno) solo per comprare il pane.
Ovviamente i prezzi, e quindi la spesa, variano molto da Nord a Sud, tra città e provincia e anche in base al tipo di pane. Per esempio quello senza glutine o integrale o con farine particolari costano molto di più rispetto a questi livelli medi.
Quanto si risparmia con 100 euro di spesa iniziale
Ora ci chiediamo se ha senso e conviene prepararlo in casa e dare una sforbiciata a questa voce di spesa domestica. Abbiamo fatto un rapido giro in rete e scoperto che una discreta macchina del pane costa all’incirca 100 euro. Con una spesa più robusta si acquistano modelli più performanti.
Si tratta sicuramente della prima voce di spesa da sostenere, cui segue quella per la corrente elettrica. Tuttavia, per risparmiare molti soldi sulla bolletta basta conoscere le giuste fasce orarie per prepararlo a costi molto contenuti.
Poi abbiamo il costo della farina (abbiamo anche visto come sceglierle in base all’utilizzo), del lievito e dei pochi altri ingredienti necessari. Anche senza scendere nei dettagli, la convenienza a preparare il pane in casa è evidente.
Infine vanno menzionati gli altri vantaggi legati a una simile scelta. Anzitutto c’è quello per cui con la macchina del pane si prepara anche l’impasto per la pizza o la pasta o per fare i dolci, per esempio. Poi pensiamo al caso di eventuali allergie e/o intolleranze e quindi alla convenienza di prepararlo in autonomia. Infine c’è la libertà di giocare con la fantasia, i gusti e le preferenze e procurarsi il pane più buono che ci sia.
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