Fare la spesa sta diventando sempre più difficile per gli italiani. Da un lato ci sono i prezzi che salgono e che non sembrano destinati a fermarsi. Poi ci sono gli stipendi ancora fermi al palo, mentre tutto il resto aumenta.
Per fortuna il Governo ha approvato il 2 maggio il decreto Aiuti. Come abbiamo visto, si tratta di un corposo pacchetto di misure che prevede aiuti e sostegni a pensionati, famiglie, lavoratori e imprese.
Tuttavia, ritornando alla spesa al supermercato c’è un’altra considerazione da fare oltre al rialzo dei prezzi. Detta in parole molto semplici, ogni punto vendita è un luogo disseminato di messaggi commerciali, detti e non detti.
Il riferimento non è tanto o solo alle promozioni, al 3X2 e così via, quanto ad alcune scelte di marketing che influenzano la nostra spesa. Ad esempio, è incredibile il motivo per cui frutta e verdura li ritroviamo quasi sempre all’ingresso del’esercizio commerciale. Vediamo di capire il perché.
I prodotti a maggior ricarico sono all’ingresso del supermercato
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I due elementi di fondo da cui partire riguardano il tempo e i soldi, entrambi limitati. Ad esempio se si va a mangiare fuori non si spende per comprare carne e contorno già pronti, e viceversa. Ancora, di solito per la spesa al supermercato si dedica un tot di tempo e via, di certo non si dedica mezza giornata.
Partendo da queste considerazioni, i punti vendita cercano di influenzare sia le preferenze che la composizione della spesa dei consumatori. Quindi cercano di far spendere il cliente su prodotti che magari non necessita (rispetto all’acqua, per esempio) ma su cui c’è il maggior ricarico. Tradotto, su quei prodotti che fanno aumentare i guadagni del rivenditore.
I prodotti della gastronomia, come quelli di frutta e verdura, sono quelli su cui si applicano elevati margini sui costi di produzione. Per cui pongono questi prodotti all’ingresso per concedere al cliente più tempo per pensare (del resto è appena entrato nell’attività commerciale). Inoltre, ha ancora intatto il suo budget di spesa per cui può partire dai prodotti più costosi e poi “recuperare” in corso d’opera.
In pratica si commette in buona fede l’errore per cui ogni mese si resta senza soldi prima ancora del tempo.
È incredibile il motivo per cui frutta e verdura sono sempre all’ingresso del supermercato mentre l’acqua si trova vicino alle casse
Sull’acqua, invece, la concorrenza tra i rivenditori è elevata e spesso si tratta di un bene usato come prodotto civetta nei depliant promozionali. Essendo il ricarico applicato più basso rispetto ai prodotti remunerativi (frutta, verdura, etc) ecco spiegato perché la troviamo vicino alle casse.
Infine vi è un altro discorso ed è legato al concetto di elasticità. In poche parole, l’acqua è un bene vitale da cui non si prescinde. Per cui il supermercato non si pone il problema di collocarla nel posto più in vista per il cliente, poiché l’acqua si vende da sola. Meglio, il cliente la ricerca in automatico, anche a costo di girare da cima a fondo un supermercato.
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