Da sempre, forse da quando il fare vino divenne cultura enologica, si è soliti abbinare il bianco alle portate di pesce.
Un cliché che difficilmente non viene rispettato, nonostante le tecniche e i metodi di vinificazione si evolvano molto rapidamente.
Solo negli ultimi anni si è cercato, grazie all’opera di audaci sommelier, di scardinare il più classico degli abbinamenti enologici. La regola dice: “con il pesce si beve un bianco”.
È incredibile che questi vini rossi si abbinino al pesce meglio dei bianchi
Indice dei contenuti
Tracciamo l’identikit del vino rosso che più facilmente si sposa con il pesce e che quindi può essere bevuto anche in estate.
I rossi vengono associati solitamente ad una lunga maturazione in legno, magari in botti di rovere, ma non è più così per molti rossi.
In molte cantine si vinifica in acciaio, o si affina in bottiglia, prediligendo gli aromi e i sentori floreali fruttati rispetto a quelli legnosi e strutturati.
D’altra parte, il palato dei giovani consumatori ed estimatori di vino, cerca vini leggeri e beverini.
Infine il tannino. I tannini sono sostanze naturali che si trovano nelle bucce degli acini, nei semi o nei raspi. I tannini, inoltre, vengono ceduti al vino anche dalle botti di legno. Un vino tannico è un vino che offre una sensazione astringente, lascia il palato asciutto. Un vino tannico è ottimo in abbinamento con le carni perché ne bilancia la succulenza.
Il pesce, che nella maggior parte dei casi è un piatto magro, non predilige il vino tannico. Al contrario, i rossi con minor tannino, saranno i migliori da abbinare ai secondi di mare.
Vediamo, quindi, una regola base che possiamo seguire:
a) pesce grasso o con condimento di salse – vino rosso con lieve medio tannino;
b) esce bianco come merluzzo oppure il pesce azzurro – vino rosso con tannino quasi assente.
Vediamo allora due vini rossi che fanno un’eccellente figura serviti con secondo di pesce.
Il Marzemino
Si tratta di un rosso del Nord-Est. È un vitigno coltivato nella Valle dell’Adige e per le sue caratteristiche può accompagnare benissimo piatti di pesce.
Si tratta di un vino con una bassa acidità e un tannino poco presente. Il grado alcolico di 12-13° non viene colto grazie alle note fruttate, fresche, che lo rendono un vino di facile beva. Nella maggior parte dei casi viene vinificato in acciaio e affinato in vetro senza passaggio in legno. Questa è una caratteristica che lo rende ottimo per accompagnare il pesce.
La temperatura di servizio consigliata in questi casi può attestarsi fra i 15-16°.
Il Nebbiolo Langhe Doc
Un vitigno che rappresenta un pezzo di storia dei grandi rossi piemontesi ma con tecniche di produzione diverse può stupire! L’affinamento consigliato in questi casi è quello in acciaio o cemento.
I profumi di frutti rossi come il lampone o la ciliegia lo rendono fresco, giovane, non impegnativo. Diventa, quindi, un papabile abbinamento con i secondi di mare. Indicato soprattutto con condimenti molto saporiti con olive capperi e sugo di pomodoro.
Nebbiolo Langhe Doc e Marzemino: è incredibile che questi vini rossi si abbinino al pesce meglio dei bianchi!