A metà maggio sale sempre più l’interesse e l’attesa per il nuovo titolo di Stato di durata quadriennale previsto in emissione ai primi di giugno. Stiamo parlando del BTP Valore, il 1° di una nuova famiglia di bond con caratteristiche tutte proprie. È in arrivo un nuovo titolo di Stato, vediamo di cosa si tratta.
Ieri, in particolare, il Comunicato n. 78 del Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) ha svelato altri dettagli, utili all’investitore desideroso di investirvi. Sintetizziamoli brevemente, anticipando solo che è in arrivo un nuovo titolo di Stato che prevede un premio fedeltà e tassi fissi e crescenti come molti buoni postali.
Il nuovo BTP previsto in emissione a giugno
Del BTP prossimo a venire si conoscono già diversi elementi chiave attinenti la sua scheda prodotto. Ad esempio verrà collocato da lunedì 5 fino alle ore 13.00 di venerdì 9 giugno, salvo chiusura anticipata che comunque non avverrebbe prima di mercoledì. Inoltre sarà dedicato esclusivamente al pubblico retail, cioè ai piccoli risparmiatori, e il taglio minimo di sottoscrizione è fissato in 1.000 €.
L’acquisto del bond avverrà alla pari, non prevede spese di commissioni e nessun tetto e/o riparti, per cui l’intero ammontare verrà soddisfatto. Non cambia, infine, il regime fiscale previsto normalmente per gli altri BTP. Vale a dire aliquota fiscale al 12,50% ed esenzione dell’imposta di successione.
È in arrivo un nuovo titolo di Stato che prevede un premio fedeltà e tassi fissi e crescenti come molti buoni postali
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Tuttavia, come spesso avviene in questi casi le maggiori attenzioni sono rivolte alla struttura dei rendimenti. Quanto verrà offerto? Il Comunicato MEF ha ribadito che la serie dei tassi minimi garantiti sarà diffusa giovedì 1° giugno. Quelli definitivi, invece, saranno annunciati alla chiusura del collocamento e non potranno essere inferiori ai minimi garantiti.
Ora, le prime novità attengono al premio fedeltà e al numero degli step previsti dal neo bond. Sul primo fronte, il MEF ha chiarito che a scadenza verrà riconosciuto un premio extra finale solo ai sottoscrittori della prima ora che nel frattempo non avranno liquidato il titolo. Nel dettaglio, il guadagno sarà pari allo 0,50% lordo del capitale inizialmente investito.
Sull’altro fronte, invece, il BTP Valore si strutturerà in due step, entrambi di durata biennale. In sostanza avremo un tasso cedolare fisso per i primi anni e un altro tasso, maggiore del primo, per il secondo e ultimo biennio. Consiste in ciò la formula step-up che, nei fatti, ricalca la struttura dei rendimenti di molti buoni postali di media-lunga durata. Oppure pensiamo, sempre in ambito titoli di Stato, a quanto avviene con i famigerati BTP Futura emessi nel biennio 2020-’21.
Quanto rendono oggi i BTP a 4 anni?
Vediamo infine quanto rendono oggi i titoli di Stato con una durata residua pari a 4 anni. L’analisi ci aiuterebbe a comprendere quello che, occhio e croce, potrebbe essere il potenziale rendimento atteso.
Il BTP con scadenza il 1° giugno 2027 (ISIN IT0005240830) ha una cedola lorda annua del 2,20% e una quotazione pari a 95,20 centesimi. Pertanto il rendimento netto annuo si attesta sul 3,11% circa. Difficile, quindi, ipotizzare una struttura dei tassi molto distante dai livelli attuali. Se fossero offerti al di sotto dei livelli attuali, infatti, il mercato non avrebbe tanta convenienza a sottoscriverli. Fermo restando, tuttavia, che dopo 2 anni arriverà il primo (e unico) step-up, non ci sono spese di sottoscrizioni e che a scadenza ci sarà il Bonus dello 0,50%.