È finalmente arrivato il momento di seminare i carciofi, ma occhio ai parassiti: quando attaccano non c’è scampo!

Occhio ai parassiti dei carciofi

Con l’avvicinarsi della primavera, finalmente è giunta l’ora di dedicarsi un po’ al giardinaggio. In questo periodo, una delle piante ideali da coltivare è sicuramente il carciofo che, però, va gestito con molta cura, soprattutto per via dei parassiti che possono attaccarlo! Scopriamo insieme quali sono e come stanarli.

Una delle piante più interessanti da coltivare, proprio in questo periodo, è sicuramente quella dei carciofi. Non tutti sanno, infatti, che la semina dei carciofi avviene da febbraio a maggio, anche se l’ideale sarebbe seminare, in semenzaio protetto, a cavallo tra i mesi di febbraio e marzo; e da aprile a maggio, nel caso in cui si voglia coltivarli in campo.

È finalmente arrivato il momento di seminare i carciofi! Ma è meglio farlo in semenzaio o in campo aperto?

Sia per il periodo, che per la resa, la semina in semenzaio è da preferire (anche perché si adatta molto meglio a varie condizioni climatiche e varie zone della penisola, rispetto alla coltivazione in campo). Per la semina in semenzaio, è consigliabile utilizzare un terriccio specifico, adatto per la semina, e inserire i semini ad una profondità di circa 1 cm, coprendoli con uno strato di terra. Fin dalle prime fasi iniziali, è necessario tenere il terriccio sempre umido, ma senza eccedere con l’irrigazione. Dopo la nascita delle piantine, occorre tenere il semenzaio a una temperatura tra i 18°C e i 20°C e garantire una buona aerazione.
Quando la pianta avrà raggiunto almeno un’altezza di 10 cm e sviluppato ameno 4-5 foglie, arriva finalmente il momento del trapianto, che dovrà essere accompagnato da regolari irrigazioni nelle prime settimane. Per permettere un attecchimento veloce e garantire una crescita sana delle piante, il terreno deve essere lavorato per bene, prima del trapianto, attraverso una buona vangatura e un’apposita concimazione di fondo.

Attenzione ai parassiti: alcuni sono davvero letali

Durante la loro crescita, le piante di carciofo non hanno bisogno di cure particolari, se non quelle basilari come irrigazione, concimazione e potatura.
Un aspetto su cui vale la pena, invece, fare molta attenzione è l’attacco di pericolosi funghi e parassiti che possono portare alla morte delle piante. Tra questi ricordiamo, ad esempio, gli afidi che tendono a stabilirsi nella parte superiore della pianta provocando non solo la fumaggine, ma anche l’arrivo delle formiche.
Poi abbiamo il fusarium e la peronospera, che sono due malattie fungine, molto difficili da contrastare, che, intaccata una pianta, si diffondono rapidamente contagiando anche le altre. In questi casi, senza un azione tempestiva, con prodotti a base di rame, l’unica soluzione sarebbe quella di eliminare tutte le piante infette prima che sia troppo tardi.

Un repellente naturale a base di pomodoro? Ecco come fare

Quindi, anche se è finalmente arrivato il momento di seminare i carciofi, dobbiamo comunque preparaci all’eventualità di un attacco di funghi e parassiti durante le fasi coltivazione.
Un altro parassita, che pochi conoscono, ma che è letale, è l’agrotide (o nottua), ossia il bruco della falena. Gli agrotidi, in genere, attaccano le radici degli alberi e di molte piante dell’orto, come fagiolini, broccoli, carote, patate, spinaci e anche i carciofi. Essi agiscono scavando delle gallerie nel terreno e danneggiando il colletto delle piante, ovvero la zona tra le radici ed il fusto.
Per difendersi dalle agrotidi, si possono utilizzare esche avvelenate o trattamenti specifici a base di assenzio, crusca, o lindano. Un rimedio, però, davvero eccezionale e naturale è il macerato di foglie di pomodoro che potrebbe fungere da repellente. Per farlo, ci basterà lasciar macerare 3 kg di foglie di pomodoro all’interno di 1 l di acqua. Trascorsi 3-4 giorni, filtriamo il liquido e diluiamolo con 10 l di acqua. A questo punto, non ci resta che spruzzarlo direttamente sulle piante infette così da diminuire le chance di una diffusione del contagio.

Consigliati per te