Se c’è una cosa che ci ha insegnato quest’anno è stata quella di utilizzare razionalmente le fonti di energia in casa. Gli alti costi delle bollette infatti ci hanno portato a ragionare bene le nostre scelte.
Questo non significa privarci di ciò che rende casa nostra così speciale. In fin dei conti lo spazio in cui viviamo è quello che più potrebbe condizionare la nostra serenità nel tempo libero. Proprio per questo motivo sono in tantissimi che ordinano l’interno di casa con il trucchetto che ruba 5 minuti al giorno ma restituisce un ambiente molto più confortevole. E lo stesso vale anche per le aree da esterno che molti di noi hanno attorno a casa. Forse pensiamo sia costoso, ma in realtà è facile illuminare il giardino in maniera elegante risparmiando utilizzando qualche piccolo accorgimento.
Piccoli accorgimenti che contano e qualche ottima detrazione
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Ovviamente la scelta delle lampadine può essere decisiva sul lungo termine ed in caso di utilizzo continuo. Il consumo, la durata e l’intensità potrebbero portarci a propendere per le lampadine a LED, che garantiscono normalmente una durata in alcuni casi fino a 50.000 ore. Per avere un’idea del confronto, consideriamo che le lampadine a bassa intensità garantiscono normalmente 10.000 ore di illuminazione, pur essendo un pochino più economiche. Ricordiamoci però che l’uso sarà da esterno, dunque soggetto ad acqua, vento ed umidità. Tra gli scaffali ricerchiamo i prodotti del marchio CEI 70-1, che sono quelli testati per l’utilizzo da esterno. Sempre più diffuse sono poi le cosiddette lampadine dimmerabili, anche presenti a LED. Questa tecnologia, che non differisce esteticamente da quelle alogene o ad incandescenza permette di regolare l’intensità tramite comando a distanza. Sembra perfetto per i momenti in cui non abbiamo ospiti oppure per ottenere semplicemente un’atmosfera più soffusa.
I lampioni ad energia solare sono una scelta da ponderare attentamente. Se è vero che non richiedono l’accesso alla rete elettrica, hanno però un costo di molto maggiore rispetto ad altri metodi di illuminazione. In caso di scarsa presenza di sole, infine non garantiscono luce per tutta la notte, e dopo alcuni anni dovranno essere cambiati.
È facile illuminare il giardino in maniera elegante risparmiando utilizzando qualche piccolo accorgimento
Se non si vuole richiedere l’attività di un architetto specializzato, è possibile evitare errori grossolani applicando il criterio dell’inquinamento luminoso. La luce infatti deve essere essenziale e non venire sprecata verso aree inutili. Dunque è sempre meglio privilegiare una illuminazione tendenzialmente dall’alto verso il basso, sempre che questa non illumini una porzione troppo limitata di terreno. Fanno eccezione le piante monumentali (quelle a foglie piccole come gli ulivi sono le migliori), purché il faretto sia ben nascosto. I nostri occhi devono essere infatti attratti dall’effetto, non dal fascio di luce. Per illuminare i sentieri utilizzare dei faretti che proiettino la propria luce diffusamente sul cammino, sarà l’ideale.
Per comprendere i luoghi più utili da illuminare, utilizziamo semplicemente il trucco della torcia.
Spostiamoci per il giardino e direzioniamo l’illuminazione verso varie direzioni di prova. Facciamo foto per confrontare le opzioni, oppure facciamoci assistere da un altro paio di occhi. Eviteremo un numero sorprendentemente alto di lavori e lampade inutili. Non dimentichiamo infine che moltissimi lavori in giardino potrebbero essere detraibili. Si tratta del cosiddetto bonus antifurto. Peccato che molti di noi non si sono mai chiesti quanti oggetti potrebbero rientrarci. Potremmo letteralmente risparmiare migliaia di euro nel caso di grandi lavori. Infatti sono coperte le spese fino a 96.000 €, un’ opportunità rara.